Quell’ordinanza “calata dall’alto” non piace all’amministrazione. Ma l’immondizia della capitale arriva già da un anno. Preoccupato il vicesindaco Grasso: “Dalle 5800 tonnellate al mese ci spingeremo fin oltre le 7000”. (Clicca qui per) I COMMENTI DELLA POLITICA
CIVITAVECCHIA – Da un lato la volontà di rispondere tecnicamente a quella che è vissuta come un’imposizione, dall’altra l’esigenza di fare fronte comune con le altre amministrazioni coinvolte: su questi binari si è mossa la conferenza stampa che il sindaco Ernesto Tedesco e la sua giunta hanno tenuto.
Compattezza sottolineata dal primo cittadino proprio in apertura, anche perché da subito la valenza data alla posizione della maggioranza è fortemente politica: secondo il primo cittadino, “l’ordinanza è stata calata dall’alto, senza alcuna possibilità di interlocuzione, tanto che non siamo stati neanche ritenuti destinatari del documento firmato da Zingaretti”.
Documento che attesta peraltro, ha continuato Tedesco, “l’incapacità della Regione, che avendo un problema a Roma ritiene di scaricarlo altrove ed in maniera discriminata, senza chiedere neanche la collaborazione dei territori coinvolti. Al riguardo, i rappresentanti del territorio in consiglio regionale erano o no informati di quanto stava per accadere?”.
Tedesco ha poi affrontato il tema del fronte comune da aprire con gli altri enti interessati, a partire da Viterbo, col vicesindaco della quale mantiene stretti rapporti che potrebbero sfociare lunedì in una iniziativa comune. Ci sarebbe da “mettersi di traverso”, ha detto il capo dell’amministrazione, ricordando tuttavia come proprio a Viterbo il comune di Civitavecchia stia conferendo i suoi rifiuti, mentre invece quelli di Roma arrivano proprio in discarica a Civitavecchia.
Paradosso questo spiegato dal vicesindaco Massimiliano Grasso (La Svolta-Fdi), preoccupato perché “in Italia non c’è nulla di più definitivo che le soluzioni temporanee. D’altronde – ha sottolineato – è già da un anno che qui arrivano i rifiuti romani per far fronte all’emergenza, quindi dalle 5800 tonnellate al mese ci spingeremo fin oltre le 7000. Il che dovrebbe invece convincerci a mettere mano all’intero ciclo dei rifiuti, invece che dover pagare per conferire a Viterbo e vedere i rifiuti romani arrivare a Fosso di Crepacuore”.
L’assessore all’Ambiente Manuel Magliani (Lista Tedesco) ha approfondito alcune questioni tecniche, spiegando come a Civitavecchia arrivino rifiuti trattati meccanicamente, mentre ciò non può avvenire per quelli civitavecchiesi, “per questioni che dobbiamo affrontare e risolvere anche aprendo un confronto con i proprietari della discarica”. Al contempo, l’assessore ha spiegato che l’amministrazione al momento eserciterà un forte controllo sul trasporto, che non è consentito di sabato e di domenica, e ha fornito ulteriori dati: se al momento la discarica andrebbe ad esaurimento tra i 16 e i 18 mesi, ai ritmi imposti dalle ultime ciò avverrà tra i 12 e i 14 mesi.
Per la Lega, hanno preso la parola tutti e tre gli assessori, con Claudia Pescatori che ha sottolineato come Zingaretti non abbia redatto il piano rifiuti ormai da sette anni, chiedendo se i tre consiglieri regionali del territorio potranno o meno intervenire almeno per chiarire alcuni termini dell’ordinanza, mentre Alessandra Riccetti ha ricordato come “la volontà di fare quel tipo di differenziata che è stato esteso in campagna elettorale è stato un disastro elettorale ed anche amministrativo da parte di chi si è detto difensore dell’ambiente”. Le ordinanze non si fanno con l’ideologia ma con il buonsenso, ha aggiunto Emanuela Di Paolo.
Per Forza Italia, in assenza degli assessori Sandro De Paolis e Roberto D’Ottavio, ha parlato il consigliere Giancarlo Frascarelli: “Oggi vediamo come negli ultimi anni non vi sia stata alcuna politica ambientale, ma solo l’appiattimento ai voleri di Roma. La gestione della questione rifiuti, come già quella di Acea, è gravissima. Il nostro Sindaco eserciterà il suo ruolo fin in fondo e non sopporteremo in silenzio questa situazione”.
Al riguardo, è atteso per martedì un interessamento, tramite l’onorevole di riferimento Alessandro Battilocchio, in Parlamento.