Tedesco chiama a raccolta i Sindaci del comprensorio. Mercoledì scade l’ordinanza della Regione che imponeva alle discariche di operare a pieno regime per scongiurare l’emergenza. Nel territorio si valuta l’ipotesi di un impianto comune
CIVITAVECCHIA – Scade mercoledì, 15 gennaio, l’ordinanza della Regione che imponeva a tutti gli impianti del Lazio di operare a pieno regime per un mese per tamponare l’emergenza rifiuti di Roma. Cosa accadrà dopo? Che tipo di strategie sono state messe in campo? Anche perché, dal 16 gennaio, salvo novità dell’ultima ora, chiuderà le porte anche la discarica di Colleferro. L’accordo “collaborativo” tra Pisana e Campidoglio del mese scorso impegnava Roma Capitale ad indicare un sito per lo smaltimento dei rifiuti nel territorio del Comune, prendendo atto di quelli contenuti nel Piano Rifiuti regionale. Nelle more dell’indicazione del sito e vista la necessità di chiudere la discarica di Colleferro la Regione Lazio si era impegnata nel periodo di transizione per la realizzazione della nuova discarica da parte di Roma Capitale a individuare soluzioni alla gestione dei rifiuti della Capitale all’esterno del territorio di Roma Capitale.
Ma il tempo stringe, il 15 gennaio è alle porte e con molta probabilità si andrà ad un rinnovo della richiesta di un contributo alla ricezione di rifiuti da parte degli impianti, compreso quello di Civitavecchia gestito dalla Mad. Anche se, come ribadito anche nella relazione della Asl, la discarica ha un limite giornaliero strutturale di tonnellate da poter ricevere. E c’è poi il problema legato alla viabilità, con la stradina che conduce all’impianto che non può tollerare un passaggio eccessivo di camion, per via della sicurezza.
Nel frattempo, però, il territorio non rimane a guardare. Il fronte comune nato già contro la realizzazione di un termovalorizzatore a Tarquinia, che vede le amministrazioni del comprensorio unite nella battaglia, è pronto anche a costruire alternative che siano valide e, soprattutto, che rispondano alle esigenze del bacino locale.
Il sindaco Ernesto Tedesco ha quindi convocato per il 16 gennaio un incontro con i colleghi del comprensorio per affrontare la questione rifiuti, in tutti i suoi aspetti. In particolare, l’idea è quella di pensare alla possibilità di un impianto di smaltimento a livello comprensoriale. Un impianto funzionale a gestire i rifiuti prodotti dai comuni del territorio, chiudendo il ciclo “in-house”. Modalità, caratteristiche, tonnellaggio e aree: si dovrà iniziare a progettare un futuro diverso, in termini ambientali. E l’obiettivo è farlo a livello comprensoriale.