Ancora una volta sulla questione rifiuti si tenta di fare mera confusione per nascondere il vero problema: il piano regionale di gestione dei rifiuti risale al 2012, quando la Regione Lazio era governata dalla Polverini, e in un intero mandato il Governatore Zingaretti non è riuscito a dare risposte. Il ministro Costa ha semplicemente comunicato di aver affiancato una cabina di regia tecnica per coadiuvare i vari enti locali (Regione, Area Metropolitana, Comune di Roma). Entro il 30 novembre i lavori della Cabina di regia si concluderanno e verranno fatte tutte le valutazioni del caso che ora sono premature.

I compiti delle varie istituzioni sono sempre gli stessi: la Regione Lazio deve fare il piano regionale, rimasto fermo al 2012 nonostante la chiusura di diverse fra le discariche più grosse, la Città Metropolitana deve approvare una planimetria che si basa sul piano regionale 2012 e che rappresenta i vincoli esistenti sul territorio provinciale. Tale atto è già stato trasmesso con determina dirigenziale, dopo aver ricevuto le osservazioni dai vari Comuni, nel marzo 2018. La Regione Lazio, competente in materia di pianificazione del territorio, ragion per cui le sono state demandati piano e osservazioni che attengono materia prettamente urbanistica, ci ha chiesto un maggiore dettaglio all’interno della cabina di regia al ministero per una maggiore leggibilità: lo faremo prontamente. Ben venga un intervento del Ministro per sbloccare questa situazione che nasce dall’assenza di collaborazione fra i vari livelli.

E’ evidente che anche Roma debba fare la sua parte in questo contesto: dobbiamo garantire il principio di prossimità ed autosufficienza, l’unica strada per mirare su un piano sostenibile sotto tutti gli aspetti, rispettando le esigenze dei territori e rivolto agli interessi pubblici.

Matteo Manunta

Delegato all’Ambiente Area Metropolitana di Roma Capitale e Consigliere Comunale di Civitavecchia
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