Mentre la confusione regna sovrana, mentre tutti aspettano di vedere il famoso piano industriale di CSP senza che si capisca chi, cosa e quanto verrà privatizzato, 52 persone dedicate alla raccolta porta a porta vengono defenestrate.
Il motivo è il risparmio, quando gli sprechi dentro la società municipalizzata continuano ad essere il pane quotidiano.
La forza lavoro della raccolta porta a porta è tra le più efficienti, a fronte di uno stipendio da fame e sicuramente molto al di sotto della media rispetto gli altri lavoratori. Eppure 52 famiglie saranno le vittime dell’incapacità ormai acclarata di un’Amministrazione avvitata sui litigi per la spartizione delle poltrone. Molte di queste famiglie saranno destinate ai servizi sociali, dunque di che risparmio parliamo? Al posto di riorganizzare al meglio CSP, ci si preoccupa di tagliare l’unica cosa che funziona.
Senza un progetto che riduca i veri sprechi e con i tagli al personale che lavora, si sta solo posticipando di alcuni mesi un fallimento che lo stesso Presidente di CSP, Antonio Carbone, paventava sino a qualche settimana fa, dando la colpa a pezzi di maggioranza che dietro le quinte punterebbero, a detta del Presidente, ad un fallimento pilotato, così da regalarla ai privati.
Dunque è a questo che si sta puntando? Chi si occuperà di più di 50 persone che, a fronte di un comprovato lavoro efficiente, percepiscono la più bassa retribuzione aziendale? Dov’è il nuovo piano industriale?
Che il Sindaco, tra una rissa e l’altra in maggioranza, dia delle risposte.
PARTITO DEMOCRATICO CIVITAVECCHIA