“Ripristinare la targa di piazza Betlemme”

L’appello del Comitato 14 maggio al Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco.

“Simbolo dell’amicizia tra la nostra città e quella alla quale siamo legati da 22 anni da un gemellaggio”.

 

 

Ripristinare la targa di piazza Betlemme. È quanto chiede il direttivo del Comitato 14 Maggio al Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco.

“L’intitolazione della piazza a Betlemme, avvenuta nel 2002 in presenza del compianto vescovo monsignor Gerolamo Grillo insieme all’allora rappresentante dell’Autorità palestinese in Italia, Nemer Hammad, fu un momento di festa per Civitavecchia mediante il quale la nostra cittadinanza ebbe ad esprimere la sua vicinanza nei confronti del popolo palestinese in occasione della fine dell’assedio della Basilica della Natività, luogo di nascita del Nostro Signore Gesù Cristo. Con il passare degli anni il cartello toponomastico non ha superato la prova del logoramento ad opera degli agenti atmosferici facendo sì che oggi la piazza si trovi senza l’apposita indicazione” scrivono dal comitato.

Poi l’appello. “Ci rivolgiamo dunque a Lei Sig. Sindaco, perché voglia sollecitare, attraverso la Sua autorità chi di dovere affinché ripristini il cartello toponomastico di Piazzetta Betlemme, simbolo dell’amicizia tra la nostra città e Betlemme, alla quale siamo legati da 22 anni da un gemellaggio, oggetto annuale di celebrazione da parte della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia insieme alla Comunità Mondo Nuovo.

Il Comitato 14 Maggio offre la propria disponibilità, qualora sia gradita, a realizzare a proprie spese un’apposita
targa che doneremo al Comune affinché venga installata nella piazzetta secondo le norme vigenti.

Grazie all’apposito cartello, con eventuale targa celebrativa che ne indichi le circostanze della denominazione, Piazzetta Betlemme recupererebbe, oltre ad una dovuta e corrispondente segnaletica toponomastica, la valenza simbolica origina-ria avente la funzione di ricordare la fratellanza tra Civitavecchia e Betlemme ma soprattutto di mantenere la nostra parola come città di fronte alle autorità palestinesi insieme alle quali quest’area è stata inaugurata”.