È l’unico partito con un numero nel nome, ma il Movimento 5 stelle a Civitavecchia fa fatica a far di conto. La riprova? Nel
delegato al decoro. Il quale percepisce uno stipendio all’interno dello staff del sindaco, per 1432,06 euro mensili.
In soldoni, un articolo 90. E può un delegato essere retribuito? No, perché la figura del delegato del sindaco è per definizione gratuita. Quindi i 60mila annui, euro più euro meno, che il Pincio sborsa per Ruggero Cosimi, potrebbero essere risparmiati.
Magari ci si tappa a dovere, e non per rattoppo, una decina di buche, migliorando il decoro… sarebbe un risultato tangibile. Già che a Palazzo del Pincio hanno la calcolatrice in mano, ci sarebbe anche da chiedere quanto costa il viaggio cinese del capogruppo Francesco Fortunato, in missione istituzionale. Al netto, si capisce, di eventuali accordi commerciali che porterà con
sé al rientro se sarà fortunato (con la minuscola). Ma siccome i viaggi istituzionali assai raramente producono soldi, il dubbio che sia un’operazione a perdere resta tutto. Per carità, saranno comunque spiccioli rispetto ai 200mila del manager Micchi, deus ex machina del capolavoro-concordato sulle partecipate. Che è andato clamorosamente a vuoto, con la non marginale misura
di cui tener conto, quei 10 milioni bloccati sul bilancio.
La spesa è valsa l’impresa? Molti al tempo dubitarono e, col senno di poi, non avevano torto. Ma questa non era la giunta che doveva spendere bene i soldi dei civitavecchiesi? Tra certezze e sospetti, i contribuenti non ringraziano.