Roma: progetto Sbagliato! (Rubrica a cura di Giovanna Montano)
Sbagliato è il nome dato all’iniziativa creata per interagire con il tessuto urbano.
SBAGLIATO è un progetto di arte urbana nato a Roma nel 2011 da un gruppo di studenti di architettura e di graphic design che ha lo scopo di interagire con il tessuto urbano e i suoi fruitori. In che modo?
II collettivo romano inserisce immagini di elementi architettonici utilizzando la tecnica del trompe-l’œil, un genere pittorico che si esprime nella rappresentazione realistica di aperture, finestre o porte, con lo scopo di dare l’illusione all’osservatore che un ambiente interno sia più ampio.
Questa era la sua funzione originaria, infatti la tecnica del trompe-l’œil era particolarmente diffusa in epoca barocca, malgrado la sua invenzione risalga a molto tempo prima, questa veniva usata come elemento decorativo di appartamenti e integrata all’ architettura per ampliare otticamente gli spazi con dei falsi prospettici.
L’aspetto innovativo del progetto, oltre che nella realizzazione di poster e, quindi non più di rappresentazioni pittoriche come originariamente dettava lo stile trompe-l’œil, sta appunto nell’utilizzare questa tecnica in spazi esterni, catturando sottilmente l’attenzione di chi vive la città quotidianamente.
Gli interventi di SBAGLIATO si mimetizzano al contesto urbano proprio perché non rappresentano nulla di insolito o comunque nulla che un occhio distratto di un passante possa classificare come anomalia.
Trascinati dalla rapidità delle nostre giornate è sempre più difficile prestare attenzione ai particolari e il mutare dei luoghi che viviamo diventa automaticamente qualcosa di superfluo.
Ma nel caso in cui il fruitore riesca a cogliere il cambiamento, come nel caso degli interventi di arte urbana di SBAGLIATO, è possibile che si inneschino una serie di domande che portino l’osservatore a riflettere su un tipo di azione, come quello dell’apertura percettiva e non degli spazi cittadini.
Insomma il collettivo SBAGLIATO, con le sue opere un po’ mimetizzate tra i muri della città, crea molto più che una semplice illusione ottica, riuscendo a generare quella piccola interferenza nell’alienante routine quotidiana e magari, perché no, a farci sorridere.