Rugby, CRC sconfitto in casa dal Firenze
Il Rugby Civitavecchia perde in terra amica contro l’Unione Rugby Firenze per 12 a 6 in una partita dove sono stati determinanti i calci di punizione con i piazzati.
CIVITAVECCHIA – Una partita in bilico fino all’ultimo minuto dove alla fine è prevalso il Firenze con ben quattro calci di punizione contro i due del Civitavecchia.
I biancorossi si sono presentati con molte assenze importanti e coloro che li hanno sostituiti comunque hanno fatto bene.
La partita alla fine l’hanno vinta i gigliati ma poteva essere vinta dai laziali, determinanti forse alcuni errori nei ventidue metri in attacco nel primo tempo dei biancorossi che ben quattro volte erano nei ventidue metri avversaria in touche e non sono riusciti a tenere la palla rubata dal Firenze e quindi sono rimasti senza meta.
Il secondo tempo il Firenze ha spinto di più ed è riuscito a portarsi avanti nel punteggio terminato nel primo tempo per 9 a 6 e concluso con il punteggio di 12 a 6 per il Firenze.
Analisi tecnica della partita, due squadre che si equivalgono, si sono dati battaglia in campo ed i giocatori di ambedue le formazioni non si sono risparmiati, molti sono usciti dal campo allo stremo delle forze.
Certo è il Rugby è conosciuto con una netta predominanza dell’uso delle mani, ma in questo incontro, così come oramai nella consuetudine di quasi tutte gli incontri anche a livello delle nazionali di tutto il mondo, gli episodi parlano di una partita giocata e vinta col piede.
Si può “tentare la porta” con un calcio di punizione piazzato e questo il fattore determinate nella partita odierna.
L’Unione Rugby Firenze porta quattro punti pesanti ed il Rugby Civitavecchia, pur perdendo ottiene un punto, bonus difensivo, che muove la classifica.
Alcune decisioni arbitrali hanno lasciato perplessi e sono avvenute in momenti davvero particolari della partita in cui un fischio a favore o contro poteva essere determinante al fine del risultato finale, così come influisce sulla parte mentale, psicologica e soprattutto fisica-tecnica.
Ma la forza, il bello, la consuetudine di questo sport, è questo, bisogna saper accettare il fischio contro anche se si è convinti di aver subito un torto, tutto deve terminare al momento finale degli ottanta minuti, il terzo tempo insegna ed è una consuetudine che deve essere di insegnamento ai giocatori, agli allenatori, al club intero così come ai sostenitori.
Il Civitavecchia volta pagina e lo dovrà fare con la prossima partita, domenica 26 novembre al Moretti Della Marta, con la Lazio Rugby 1927 la corrazzata per eccellenza della serie A girone 3, ad oggi con trenta punti su trenta, ossia il massimo punteggio che si poteva avere.