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“Alla nostra associazione sono giunte alcune segnalazioni in merito alla attuale situazione del reparto di Terapia intensiva del Policlinico Umberto Primo, dove i posti letto sarebbero pochi e messi a disposizione anche di pazienti di altri reparti dell’ospedale capitolino. Questo vuol dire che se un infartuato entra in pronto soccorso, quest’ultimo avrà la precedenza, lasciando cosi in attesa tutti quei pazienti bisognosi di un letto in terapia intensiva come, ad esempio, i pazienti con tumore al surrene, che – lo ricordiamo – in molti casi devono essere trattati con la preospedalizzazione, l’intra e il post operatorio. Alla luce di questo contesto, dunque, ci chiediamo come mai presso la terapia intensiva del Policlinico Umberto I, tra i più grandi ed efficienti nosocomi d’Europa, ci siano così pochi posti letto? E’ intenzione della direzione generale dell’Umberto I investire risorse per ampliare tale reparto? Quanti ci costa oggi la degenza di un malato di tumore al surrene, costretto a lunghe attese per avere un letto nel reparto di terapia intensiva? Auspichiamo risposte immediate da parte del direttore Panella, altrimenti saremo costretti a presentare un esposto sull’annosa situazione alla Procura della Repubblica, ai Nas e alla Corte dei conti”. Così, in una nota, il presidente dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.

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