L’amministrazione comunale di Santa Marinella in questi ultimi tre mesi, ci ha abituato ad una serie di iniziative che lasciano basiti per disonestà intellettuale e inadeguatezza. Sul mercato, il turismo o la villeggiatura, la gestione dell’emergenza, le spiagge libere, gli spazi e i beni pubblici, sono state prese come vere e proprie palle al balzo, per regolare i conti in sospeso, tutti a discapito della cittadinanza.
Nel caso del mercato del Centro, è stata spostata la sede, mettendo in difficoltà i meno abbienti, le persone anziane e con scarsa mobilità, vantando esclusivamente una perfetta efficienza di quello della Pirgus. Il problema non è stato comunque risolto per i più deboli e le persone anziane che hanno nel mercato, anche momenti di socialità che una presunta “amministrazione di sinistra” dovrebbe preferibilmente avere a cuore. Dicono che la scelta è stata molto apprezzata dai mercatali ma, il mercato chi deve garantire solo gli operatori economici o anche i cittadini? Visto che lo hanno votato quest’ultimi, dovrebbero essere loro i primi ad essere consultati, come risultato abbiamo gli abitanti della zona del Centro e del sud della cittadina, che devono fare tra i cinque e i 10 chilometri per andare al mercato.
Per le spiagge libere di Santa Marinella si è arrivato addirittura al paradosso di buttare soldi a mare per il ripascimento, quando bastava controllare il meteo e – con un bando all’amatriciana, individuare steward e bagnini per la stagione balneare. Riguardo i coccolosi mannari di Nature education dobbiamo ancora capire il motivo perché siano stati preferiti ad altri, quali profeti del new green deal santamarinellese. Sono stati contattati gli scout, gli amici del basilico, le associazioni ricreative? No, loro sono i prescelti, per cosa poi? Per fare la guardia tideiana della rivoluzione, ai varchi del mercato (quali sarebbero le speciali qualifiche a riguardo ce lo racconteranno un giorno i libri di storia). A giorni, ci aspettiamo un nuovo numero di magia in stile Sea Sala Bin, di cui a tutt’oggi nonostante le laute raccolte, ancora non vediamo traccia. Dice che erano due. Per non parlare delle simpatiche borraccette di alluminio, diffusamente distribuite, ultimamente addirittura giudicate pericolose per la salute. Per le spiagge libere a scomparsa dall’amministrazione, ancora attendiamo risposte. Chissà forse ce le daranno ad ottobre, a stagione finita.
Come per le spiagge libere e i volontari a corrente alternata, zitti zitti, quatti quatti, ci stanno preparando la stagione della cultura e degli spettacoli, con i loro artisti, la loro cultura, il loro cabaret. Sempre cosa loro, mai che si sappia in anticipo se intendono programmare spettacoli ed eventi, ai quali chi non è del cerchio magico, possa quantomeno proporsi.
Riguardo le strampalate idee del delegato al Turismo D’Emilio che cerca turisti in Ucraina e negli Stati Uniti, ci siamo già espressi. Dopo aver inseguito turisti per caso, la realtà lo ha fatto sbattere contro una centenaria tradizione di villeggiatura, che gli ha imposto di riconsiderare tutti i in suoi fantasmagorici progetti. Al tempo stesso, si è vantato del fatto che Santa Marinella questa estate sarà certamente piena. Tutto merito suo.
Il Sindaco, a sorpresa addirittura, vorrebbe fondere Tolfa con Santa Marinella, inseguendo tanto terreno, i turisti americani (sic) e forse “le sumare de la torfa” rigorosamente a cavallo. Non contento, nell’ultimo consiglio comunale ha portato ben 7 Project financing, sotto un ordine del giorno all’insegna di provvedimenti per l’emergenza covid 19. Come ciliegina sulla torta abbiamo avuto una gara per la gestione dello stabilimento Perla del Tirreno, vinto dall’unica società che si è presentata, con un rialzo ridicolo sull’offerta di base.
Non ultime le vicende relative ai consiglieri Befani e Fronti, su cui la maggioranza è in totale cortocircuito e il Sindaco con i soliti trucchi e giochi di prestigio, riesce a tenere incollati tutti al loro posto.
Insomma, ogni giorno ce n’è una, in questo caleidoscopio di eventi sconsiderati purtroppo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma non perdiamoci d’animo, il peggio deve ancora venire, domani c’è consiglio comunale. Applausi. Sipario.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio