Siamo nuovamente in balia degli umori di un sindaco che, ha la presunzione di conoscere meglio degli studi degli epidemiologi e delle autorità regionali e nazionali la situazione dei contagi.

“Non c’è correlazione tra aumento dei contagi e apertura della scuola. Questa è la conclusione a cui arriva uno studio condotto da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici tra cui Sara Gandini dello Ieo di Milano e spiegato dal Corriere della Sera.”

https://www.orizzontescuola.it/covid-non-ce-correlazione-tra-aumento-dei-contagi-e-apertura-della-scuola-lo-studio-italiano/

Report citato da Draghi https://www.corriere.it/politica/21_marzo_22/scuola-ricerca-dati-73-milioni-studenti-stare-classe-non-spinge-curva-pandemia-6d57776e-8a9c-11eb-82d5-215578033673.shtml?fbclid=IwAR1L0bjhSI1s4zBoC8wH2oBqCbYKNtbLI-_yqhN8MKhvDLjEHa6KsQdWNzg

Mentre tutte le evidenze dimostrano il contrario il Sindaco Tidei sulla base di dati che conosce solo lui, si fa paladino della difesa della nostra salute e in un post su facebook di sabato sera (forse si crede un capo di stato di qualche regime dittatoriale) ci comunica che le scuole – nei giorni in cui governo nazionale e Regione Lazio hanno deciso di riaprirle – rimarranno chiuse.

“Gli asili, le scuole elementari e medie riapriranno nel Lazio a partire da martedì 30 marzo. Resteranno aperte anche mercoledì 31 marzo, poi cominceranno le feste di Pasqua. Gli studenti delle superiori, invece, continueranno con la didattica a distanza. Dopo le vacanze potrebbero tornare in classe anche loro.”

https://www.fanpage.it/roma/rientro-a-scuola-dal-30-marzo-nel-lazio-zona-arancione/

Non solo, a ciò si aggiunge la strana coincidenza oraria della decisione nella stessa direzione del Sindaco di Tolfa.

Insomma, una settimana prima chiamava i turisti a mangiare sulle centinaia di tavoli dei ristoranti sulla spiaggia, poi emanava l’ordinanza con la quale chiudeva giardini, parchi e aree verdi (grazie al cielo molto cittadini si sono ben guardati da rispettare), adesso se la prende con i bambini, i genitori e le scuole.

Riteniamo a questo punto necessario che non solo le forze di opposizione ma, gli stessi consiglieri di maggioranza inizino a mettere un freno a queste manie di protagonismo non richiesto. La situazione non è più tollerabile. È dunque evidente che anche con il sostegno di associazioni e numerosi cittadini – che soffrono i disagi generati da una simile gestione dell’emergenza – sia necessaria una più visibile e corposa manifestazione di pubblico dissenso, per mettere il Sindaco di fronte alle sue responsabilità.

Non quelle prodotte da contraddittorie ordinanze da arruffapopoli, a discapito di chi non fa parte della sua camarilla ma, quelle di un Sindaco di tutti i cittadini che vanno ascoltati per poter assumere le migliori decisioni. Quelle più efficaci e convenienti ad una sana e sicura convivenza civile, senza far produrre risentimenti e conflitti da guerra tra poveri, in perfetto stile divide et impera.

Il direttivo del Centro Studi Aurhelio

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