Praticamente prima il consiglio comunale era pubblico – sembra con una autorizzazione in deroga al regolamento richiesta dal cerimoniale e fornita dalla prefettura, poi però no, il pubblico non può entrare perché tanto c’è la diretta streaming, poi però no, nemmeno questa, perché tocca cambiare il regolamento e sarà in differita.
Insomma si può sapere se questo consiglio comunale è regolare oppure no?
Che ci dicono i consiglieri?
Giornalisti ne abbiamo? Già sapevano tutto?
Intanto dal turno piccioni alla finestra, lasciamo un souvenir fotografico prima dell’inizio della riunione.
Tutti in cerchio intorno al Sindaco, forse per una preghiera apotropaica per il paese e per la situazione nella quale sono combinati nel palazzetto?
Crediamo sia molto opportuno riflettere su questa foto, considerato il fatto che abbiamo intravisto qualcuno senza mascherina, quasi tutti senza guanti – Sindaco compreso – e dalla foto si scorge che non sono alla distanza minima di sicurezza richiesta dalle disposizioni in materia.
Insomma, dopo aver sottovalutato l’emergenza, fatto riunioni il 5 marzo in un palazzetto gremito, aver minacciato la popolazione per due mesi se non si fosse attenuta rigidamente alle sue strampalate ordinanze, avesse chiuso entrambi gli occhi il 25 aprile per l’assembramento di persone e chiuso ad orologeria la passeggiata, oggi il Sindaco scrive un nuovo capitolo della saga del Coronavirus nella Perla.
Aver creato, una situazione di assembramento al chiuso che potrebbe generare dei seri problemi relativi ad un eventuale contagio. Se tra una decina di giorni dovesse spuntare qualche positivo tra i partecipanti alla riunione di stamattina, a chi dovremo riconoscere il trofeo di contagio colposo?
Aspettiamo risposte…
Il Direttivo del Centro Studi Aurhelio