Avviate dalla Guardia della Finanza verifiche sui percettori del reddito di cittadinanza.

 

Le fiamme gialle sembra debbano accertare se, alcuni titolari del sussidio, senza darne alcuna comunicazione all’Inps avrebbero seguitato a percepire il reddito pur in presenza di un contratto di lavoro a tempo determinato per svolgere alcuni lavori estivi tra i quali la mansione di steward lungo le spiagge libere di Santa Marinella.

A darne notizia è stato questa mattina il Sindaco Pietro Tidei che ha subito precisato che l’amministrazione comunale e nello specifico la Santa Marinella Servizi che ha provveduto materialmente all’assunzione degli assistenti, non ha alcuna responsabilità in merito al punto che ci si augura che l’indagine possa fare quanto prima chiarezza sul fatto.

Comune e multiservizi sono le prime a voler conoscere se sulla base degli elenchi e documenti forniti e dei riscontri effettuati dagli inquirenti, realmente, alcuni titolari del reddito di cittadinanza hanno omesso di dare comunicazione all’Inps della firma di un nuovo contratto di lavoro.  Non spetta, infatti, al datore di lavoro, ma al titolare del reddito comunicare all’istituto di previdenza sociale tramite la compilazione del modello SR181 di essere stato assunto anche se a tempo determinato.

Sarà poi l’Inps a dover valutare se esistono ancora i requisiti per continuare a percepire oltre allo stipendio anche il sussidio o parte di esso.

 “Se realmente c’è stato qualche cittadino che pur avendo firmato un regolare contratto di lavoro, volutamente, ha evitato di informare l’Inps, dovrà rispondere personalmente del suo operato”.

A supporto della tesi sostenuta dal Sindaco ci sono le normative di legge che regolano l’emissione del reddito di cittadinanza. Il provvedimento di sostegno al reddito che l’Inps eroga è destinato a garantire supporto economico ai contribuenti che hanno difficoltà a provvedere autonomamente al proprio sostentamento, ma se il contribuente possiede un’occupazione lavorativa da cui riceve una retribuzione mensile, non dovrebbe aver bisogno del sussidio governativo.

Esistono tuttavia delle eccezioni perché potrebbe accadere che lo stipendio del neoassunto sia molto basso poiché, magari si tratta di un lavoro part time in questo caso potrebbe essere ridotta o la quota di sostegno al reddito o la parte per le spese di locazione.

Se il percettore dell’ammortizzatore dovesse trovare lavoro potrebbe perdere entrambe le quote o subire una riduzione di una delle due. Verrà a sapere ciò solo dopo aver inviato il modello SR181-Esteso all’Inps in cui specificherà nel dettaglio le condizioni contrattuali del nuovo impiego.

Spetta all’Istituto di previdenza sociale verificare che il contribuente sia ancora in possesso dei requisiti economici per poter godere del RDC. L’Inps effettua pertanto un nuovo calcolo sulla base dello stipendio che il lavoratore riceve. Se l’ammontare complessivo del reddito percepito si conferma inferiore ai 6000 euro il contribuente continuerà a ricevere l’assegno, ma in misura ridotta.

“Mi auguro che tutti i percettori del reddito residenti a Santa Marinella siano in regola con le normative vigenti, ma una cosa è certa– conclude il sindaco Tidei – se qualcuno ha fatto il furbo ha preso il sostegno e anche lo stipendio non avendone diritto dovrà risponderne personalmente

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