SANTA MARINELLA – Il 27 gennaio è la Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1° novembre 2005. In quel giorno del 1945 migliaia di prigionieri vennero liberati nei campi di Auschwitz. Il Comune di Santa Marinella ha voluto organizzare un incontro per commemorare questa giornata, per non dimenticare uno dei capitoli più bui della nostra storia.
Quest’anno l’evento è stato anticipato a venerdì 26 gennaio, per permettere agli studenti delle scuole primarie e secondarie di partecipare al dibattito, che si è svolto alle ore 11.00 presso l’Aula Consiliare “Silvio Caratelli” di Via Cicerone.
Ha presieduto il Sindaco Pietro Tidei e sono intervenuti la Consigliera Paola Fratarcangeli e il prof. Livio Spinelli, esperto della storia della città. Presenti la vicesindaco Roberta Gaetani, l’Assessore Elisa Mei, la consigliera Marina Ferullo e le delegate alla pubblica istruzione Cervellin e Giacomelli. Hanno partecipato le classi 3°G del plesso Carducci e la 5° elementare della scuola del Carmelo.
“E’ compito delle istituzioni promuovere eventi e iniziative di studio, riflessione e sensibilizzazione al fine di mantenere viva la consapevolezza dei crimini del passato per impedire che si ripetano nel futuro. Visto il successo dello scorso anno, anche in questa occasione vogliamo condividere con gli studenti ed i ragazzi delle scuole di Santa Marinella questo importante giorno, attraverso letture e testimonianze su una delle pagine più tristi e dolorose della storia dell’umanità -ha detto il sindaco Pietro Tidei all’apertura dell’incontro- Furono uccisi almeno un milione di prigionieri: uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma anche polacchi, Rom, Sinti, prigionieri di guerra sovietici, testimoni di Geova e altri nemici della Germania di Hitler. Il ruolo delle scuole e degli insegnanti è fondamentale – ha rimarcato il Sindaco– ed è importante che le nuove generazioni conoscano attraverso le testimonianze e la storia, quello che è accaduto. Siano i ragazzi stessi portatori di pace tra i popoli, affinché nessuno debba più vivere la tragedia della guerra. Il nostro Paese e la nostra città sono nelle loro mani. Nelle loro mani è la speranza di un mondo senza guerre”.
Durante l’incontro sono stati letti racconti scelti direttamente dai ragazzi, testimonianze delle deportazioni.
“E’ importante lo studio della storia contemporanea, anche attraverso la conoscenza profonda dei significati delle parole e dell’uso che se ne fa di queste. La lotta contro le discriminazioni razziali, religiose, di genere deve essere sempre attuale e trasmessa alle nuove generazioni”, ha spiegato il consigliere Fratarcangeli, rivolgendosi alle scolaresche.
“Sono rimasta colpita dalle letture scelte dagli studenti, emotivamente toccanti. I miei complimenti per la serietà e la compostezza, che i ragazzi hanno tenuto per tutta la durata dell’incontro, dimostrando consapevolezza e rispetto”, ha commentato la vicesindaco Gaetani al termine della mattinata.