“Sono costretto con mio grande rammarico a revocare la nomina assessorile e la delega ai servizi sociali e sanità al Dottor Renzo Barbazza.
È stata una scelta sofferta che, pur non mutando la mia stima che spero sia reciproca nei confronti dell’uomo e del professionista, si fonda su motivazioni prettamente politiche e conseguenti agli atteggiamenti assunti da lui e dai componenti della lista Sinistra democratica. Ho ritenuto fosse giusto comunicare prima personalmente questa decisione al diretto interessato ma non posso fare a meno di ricordare quali e quanti sono stati i motivi che mi hanno indotto a sancire la sua uscita dalla giunta comunale.
Ripetutamente ho assistito ad un’assenza anche fisica dell’assessore alle diverse riunioni di maggioranza, dove è fondamentale il confronto e la collaborazione. Da qualche tempo, ormai, sembrava essere venuto meno quel senso di collaborazione e fiducia, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi del mandato elettorale.
La delega ai servizi sociali e sanità, assegnata anche in virtù dell’esperienza in campo medico maturata dal Dottor Barbazza, non è stata svolta con l’entusiasmo e la partecipazione che mi sarei atteso.
Il 2020 è stato un anno terribile, in cui abbiamo affrontato tante emergenze dalla povertà sempre più emergente e dal disagio sociale acuito dall’isolamento causato dal Covid, ma, da un medico che ben conosce il territorio, non sono giunte quelle proposte idee o soluzioni che l’intera squadra di governo, si sarebbe aspettata.
In molte occasioni mi sono ritrovato a dover prendere, da solo, decisioni spesso anche dolorose mentre Barbazza ha seguitato a mostrare un atteggiamento inerme e defilato.
Se poi quest’atteggiamento che a mio avviso dura da circa un anno è sintomo di un dissenso politico avrei gradito esserne informato direttamente dall’assessore Barbazza ma ciò non è avvenuto.
Significativa l’assenza di dinieghi in giunta alla delibera del project financing e il voto contrario in consiglio comunale espresso dal suo gruppo a sorpresa e non comunicato prima in maggioranza.
Credo che nel rispetto reciproco e in virtù della conoscenza trentennale con il dottor Barbazza reputo, come ho avuto modo di comunicare al diretto interessato, di dover affrontare questa criticità interpretando con la revoca a tutti gli incarichi, quelle che, probabilmente sono anche le sue intenzioni visto che da oltre un mese ha scelto di non partecipare più alle riunioni di giunta, dimostrando non voler più lavorare al progetto politico di una maggioranza che, progressivamente, con grande fatica e soprattutto con grandissimo impegno da parte di tutti gli altri componenti dell’esecutivo e di tutti i consiglieri comunali e delegati sta lavorando per il futuro della città”.