La scomparsa dell’ambasciatore Guido Nicosia ci addolora profondamente e lascia un vuoto umano enorme in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. Uomo colto, ironico, mai convenzionale, Guido Nicosia ha vissuto una vita avventurosa che lo ha condotto hai quattro angoli della Terra.
Entrato in diplomazia nei primi anni 60 è stato primo segretario di ambasciata a Manila (Filippine) fino a quando è stato trasferito al consolato di Bedford, in Inghilterra.
Nel 1967, diventa console a Buenos Aires e nel 1969 rientra a Roma, destinato alla Segreteria Generale del Ministero degli affari esteri. Dal 1972 è primo consigliere della ambasciata italiana a Tripoli (Libia) e dal 1976 al 1980 è console generale a Toronto (Canada) con giurisdizione sui territori dove vivevano allora seicentomila emigranti italiani.
Rientrato al ministero degli affari esteri, è capo dell’ufficio “mostre d’arte all’estero” e poi della “cooperazione scientifica” dove s’occupa anche della creazione della base italiana in Antartide.
Dal 1984 al 1988, nel periodo della confronto tra il Governo Sandinista e gli Stati Uniti è ambasciatore in Costarica con giurisdizione sul Belize.
Dal 1988 al 1990 è ambasciatore in Nuova Zelanda con giurisdizione su Tonga, Samoa, Kiribati, Tuvalo ed isole Cook.
Alla vigilia della prima guerra del Golfo viene nominato ambasciatore a Khartoum (Sudan) dove risiede fino al 1993 quando torna a Roma come consigliere diplomatico dei ministri del lavoro Giugni, Mastella e Treu. Dal 1996 al 1999 è ambasciatore in Madagascar e Mauritius. Nel 2002 è stato consigliere politico della commissione internazionale per la pace nella Nuba (Sudan).
Per la sua attività di promozione di Dante Alighieri soprattutto in Canada gli è stata conferita la medaglia d’Oro della Cultura.
Dopo tutto questo viaggiare, Guido aveva scelto di vivere a Santa Marinella. Pittore e autore di molti romanzi incentrati sulle sue esperienze all’estero (Diplomatico per caso, Bel suol d’amore, Cronache da uno stato canaglia, I gatti dell’ambasciatore, Madagascar adieu, Piccole ambasciate, Pura vida) ne dedica due alla sua cittadina di elezione: I gatti di via Ulpiano e La bellezza è malata. In questo testo, Guido Nicosia denuncia con struggente ironia il crescente degrado della nostra città ed esorta tutti coloro che hanno a cuore Santa Marinella a non arrendersi alla distruzione della sua bellezza.
Una direzione d’impegno precisa che abbiamo condiviso con Guido e ci sentiamo di portare avanti anche in suo nome.
Partecipi al profondo dolore, esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia dell’ambasciatore Guido Nicosia.
I compagni del circolo di Sinistra Ecologia e Libertà e gli amici de “il Paese che Vorrei”

 

 

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com