Santa Marinella, “la grande sfida”
Questi tre anni alla guida dell’amministrazione di Santa Marinella, credo di poter dire siano stati fra i più faticosi della mia non breve carriera politica.
Abbiamo ereditato un comune dissestato nelle finanze e disastrato nell’edilizia pubblica, scolastica e sportiva, e ora con malcelato orgoglio posso dire “ce l’abbiamo fatta”.
Una grande squadra, che ha lavorato sempre, discusso quando è servito ma comunque coesa per raggiungere l’obiettivo non personale ma della città.
Qualcuno ha messo davanti al bene comune esigenze di autocompiacimento, succede, ma tutti hanno continuato sugli scopi previsti.
Martedì 29 giugno 2021, con un voto UNANIME è stato sancito l’ultimo passo che porta Santa Marinella fuori dal dissesto.
E questo per rispondere a tristi Cassandre che già prefiguravano ipotetiche trame di distinguo e di mercanteggiamenti.
E questo per rispondere anche, ad anonimi “diari” di un quotidiano locale, di un redattore che probabilmente legge troppi romanzi di spionaggio e di fantasia che lo proiettano in pindarici voli di fantapolitica.
Ma il voto di martedì scorso non è il punto d’arrivo di questa consiliatura, ma il punto di partenza verso una sfida eccezionale.
Far rinascere completamente Santa Marinella con un progetto straordinario e a lungo periodo.
La riscrittura e la riprogettazione totale di questa città, avvantaggiandosi dei tanti fondi che l’Europa erogherà in questo periodo. Una città nuova, ecologica, accogliente, inclusiva per la quale sarà necessario la compartecipazione di tutte le forze sane della città.
Non uno scambio di posti e di voti ma una assunzione di responsabilità davanti ai cittadini, ai nostri figli e ai nostri nipoti.
Una collaborazione ampia sui progetti che disegneranno la Santa Marinella del 2050 che sarà degna di quella degli anni d’oro ma senza scimmiottarla ma rivoluzionandola.
Diceva Don Lorenzo Milani “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia“; non siate avari.
Pietro Tidei