“Nadia Zanatta, Marzia Bettino, Silvana Arena, Ilaria Sollazzo, Naomi Cobral, Ilaria Maiorano, Alexandra Elena Mocanu, potremo continuare così all’infinito, perché ad oggi è infinito il numero delle donne uccise, soltanto nel 2022 sono oltre 90 le vite distrutte. Oggi più di ieri vogliamo batterci per costruire una rete di difesa e collaborazione perchè ancora oggi questo “fenomeno” non si riesce a fermare e noi vogliamo sostenere tutte le persone che si trovano a vivere in queste determinate situazioni, sole, senza sostegno e piene di fragilità. Vogliamo fare emergere quella sofferenza nascosta che ogni secondo che passa diventa sempre più grande” ha detto il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei intervenuto all’incontro in Biblioteca organizzato dalla Consulta delle Donne, presieduta dalla consigliera delegata alle Pari Opportunità Maura Chegia, ad un anno dalla sua istituzione. Un incontro di riflessione, un pomeriggio toccante si è tenuto in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, a cui hanno preso parte molte cittadine e due soli uomini e ciascuna donna seduta aveva un segno rosso sulla guancia a sostegno delle vittime di violenza. Ad accompagnare il pomeriggio, l’attrice Francesca Antonelli che con un monologo teatrale ha portato alla luce una scena di vita quotidiana tra moglie e marito, svolta all’interno delle mura di casa. Un racconto che si è concluso con un forte e caloroso applauso che si è stretto attorno a quei nomi di persone che oggi non ci sono più, che pensano che prima o poi tutto potrà cambiare e che continuano a lottare per la propria sopravvivenza. “Come rappresentante della Consulta delle Donne – spiega la presidentessa Maura Chegia – continueremo a lottare per ogni goccia di sangue innocente, per ogni morte ingiusta. Ringrazio Cristina Perini per la massima disponibilità e collaborazione in tutte le attività e come consigliere comunale – conclude – il comune ha aderito alla campagna #postoccupato e in sede di consiglio abbiamo lasciato un posto alle donne che avrebbero potuto essere presenti e che invece non ci sono più. Il posto lo lasceremo sempre perché il 25 novembre è tutti i giorni”.
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