Santa Marinella, quasi 5 milioni di € per la messa in sicurezza del territorio
SANTA MARINELLA – La messa in sicurezza del territorio, e la mitigazione del rischio idrogeologico sono state e resteranno, anche nell’immediato futuro, una delle priorità dell’amministrazione comunale di Santa Marinella. Sono state appaltate di recente, o lo saranno nei prossimi giorni, importanti opere idrauliche che interesseranno il Fosso Ponton del Castrato e quello di Castelsecco. – “Questo – ha voluto ribadire ieri il sindaco Pietro Tidei- senza contare gli innumerevoli interventi di bonifica pulizia dei fossi di tutto il territorio. Iniziative che hanno permesso, nel corso degli ultimi cinque anni, durante i quali non sono mancati eventi estremi come l’alluvione del novembre del 2019 di evitare che nella nostre cittadine si verificassero esondazioni, come quelle devastanti avvenute in passato. Siamo stati, infatti, la prima amministrazione ad attuare e programmare, ad ogni autunno, una seria e puntuale azione di manutenzione dei corsi d’acqua del comprensorio. Oltre ai fondi già spesi siamo oggi anche l’amministrazione comunale che meglio ha saputo utilizzare i finanziamenti del Pnrr, proprio per andare ad interagire su uno dei settori più importanti anche per l’incolumità della popolazione. Fondi con i quali finalmente abbiamo appaltato i lavori per la realizzazione a monte del fosso Ponton del Castrato della tanto attesa vasca di laminazione, ovvero un serbatoio in grado di contenere le acque piovane che, in caso contrario, si sarebbero riversate nell’alveo del torrente tombato in alcuni tratti che attraversa zone densamente abitate di Santa Marinella. In pratica, sarà ridotto il rischio di allagamenti, anche se sarà realizzata una vasca di dimensioni inferiori rispetto al primo progetto, bocciato dall’Autorità di Bacino che invece ora ha dato il suo parere favorevole Per quanto riguarda Castelsecco andremo non solo a ultimare l’azione di bonifica iniziata già da tempo del torrente, dove vorrei ricordare sono stati trovati ingenti quantitativi di rifiuti, mobili suppellettili pneumatici tanto per citarne alcuni. Sarà presto attuato il progetto più importante ovvero una golena alla foce del fosso, Castelsecco, un’opera che allargherà gli argini e l’invaso del torrente nel suo tratto finale. E mi sono limitato a sintetizzare al massimo i tanti interventi e le opere idrauliche finalizzate, sempre e solo a ridurre pericoli in caso di venti atmosferici avversi e piogge torrenziali. Ed è proprio sulla base dei tanti lavori eseguiti o programmati che trovo incomprensibili le esternazioni del Comitato 2 ottobre che, come un disco rotto, seguita a parlare di rischi senza accorgersi che nel frattempo, si stava procedendo proprio nella giusta direzione, agendo sui fossi più a rischio per rendere la città e il comprensorio più sicuro. Evidentemente al comitato deve essere sfuggito che, mentre loro ripetevano la stessa litania l’amministrazione nel frattempo agiva, appaltava lavori, apriva cantieri o, più semplicemente puliva gli alvei dei fossi”.