Santa Marinella in ripresa. Entrate e uscite sono in equilibrio, 10 milioni di lavori pubblici e impennata del capitale reputazionale. I tagli hanno fatto risparmiare 3,34 milioni di nuove tasse in due anni. SMS calano i costi, cresce l’occupazione.
I due bilanci (consuntivo 2018 e previsione 2019-21) approvati questo mese costituiscono due pietre miliari per S. Marinella. Il consuntivo 2018, certificato dai Revisori, quantifica per la prima volta con assoluta certezza il danno lasciato dalla precedente amministrazione. Secondo i Revisori infatti, oltre ai 17,5 milioni di entrate insussistenti cancellate, ci sono ben 20 milioni di debiti vivi di cui 2,7 milioni da restituire entro il 2020 e il resto in 20 anni, con una rata che oggi come oggi il Comune non si potrebbe nemmeno permettere.
Dopo 18 mesi di lavoro, il Documento di programmazione (DUP) e le previsioni triennali fotografano esattamente lo stato di una cittadina che riparte, con una finanziaria che ha ritrovato il suo equilibrio tra entrate e uscite, ma soprattutto che contiene 10 milioni di lavori pubblici principalmente in assetto del territorio e della costa, infrastrutture scolastiche e patrimonio comunale (un record mai visto per S. Marinella), l’acquisizione al patrimonio di 7 ettari dall’Arsial e una serie di progetti a capitale misto (pubblico-privato) destinati a recitare un ruolo importante nel rilanciare l’economia del territorio.
Nel 2019 la stagione ha registrato un’impennata fin quasi al tutto esaurito. E’ un segnale di come stia cambiando la percezione di S. Marinella, a cominciare da Roma per arrivare ad alcuni importanti palcoscenici internazionali. Le occasioni di visibilità si sono moltiplicate e il capitale reputazionale di Santa Marinella ha registrato un’impennata, basti pensare che la notte all’Ostello
di S. Severa è stata inserita dal prestigioso Times tra le cento esperienze da vivere a livello mondiale.
Tutto questo i numeri del bilancio lo raccontano bene (la nuova tassa di soggiorno ad esempio ha raddoppiato le previsioni iniziali). La radiografia dimostra che intervenendo sulla spesa, passata da 26,6 a 24,4 milioni, in due anni stato possibile risparmiare 3,34 milioni di nuove tasse.
I costi del personale, si sono ridotti dell’11%, la nuova pianta organica ha fattoa meno del 70 per cento dei dirigenti e quota 100 ha fatto il resto.
L’obiettivo più ambizioso, che era quello di ridurre anche i costi della Santa Marinella Servizi di almeno 200 mila euro (portandoli da 1,7 milioni a 1,5) è stato
raggiunto e non solo l’occupazione è stata salvaguardata, ma ha registrato un picco stagionale di ben 11 unità.
Sulle uscite si può dire che il grosso del lavoro sia stato fatto. Resta qualche sacca di inefficienza come il collegamento a internet che costa 1500
euro l‘anno ad impiegato, senza dubbio da correggere ma più d’effetto che di sostanza in un bilancio a sei zeri.
Dal 2020 l’attenzione si sposta, dunque, sulle nuove entrate, (parcheggi,farmacie, condoni) che consentiranno progressivamente ad alleggerire il carico fiscale sulle spalle dei cittadini, e sulla riscossione dei tributi arretrati, sfatando il mito che i santamarinellesi siano cattivi pagatori. Sui fotored, ad esempio, si registrano risposte intorno all’ 80 – 85 per cento nei
tempi dell’agevolazione concessa dal codice della strada. Forse è bene ricordare che 4 milioni e mezzo di tributi furono lasciati scadere dalla passata amministrazione, in quello che in pratica fu un condono politico improprio, da cui le casse comunali non si sono più riprese fino al dissesto.