Resta alta la tensione a Santa Marinella dopo l’occupazione di uno stabile da parte di manifestanti.
Sempre alta la tensione a livello politico a Santa Marinella dopo l’occupazione di uno stabile da parte di manifestanti per l’emergenza abitativa.
Il Paese Che Vorrei sostiene Il Comitato Cittadino Per L’emergenza Abitativa, sostenendo come tale occupazione enuncia la mancanza di risposta delle Istituzioni.
“Dopo mesi di richieste, di trattative e di promesse, il Comitato cittadino per Santa Marinella ha deciso di occupare un immobile per chiedere una casa per chi non ce l’ha. Le persone che stanno occupando hanno diritto ad un alloggio popolare, sono regolarmente iscritte alla graduatoria che il Comune ha stilato dopo mesi di rinvii e pressioni e vivono da troppo tempo una condizione di disagio e di precarietà. A loro va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno soprattutto in questo periodo in cui, alla sofferenza del disagio abitativo, si aggiunge l’angoscia di una possibile clausura, a causa del diffondersi del virus, in case che, quando esistenti, non riescono a garantire condizioni abitative dignitose”, scrivono dal Paese che Vorrei spiegando come a Santa Marinella “non c’è la necessità di costruire nuove residenze” quanto piuttosto vi sia “l’assoluto bisogno di riqualificare il patrimonio edilizio esistente per renderlo disponibile sia agli aventi diritto ad un alloggio popolare sia ai cittadini nelle condizioni di poterlo affittare o acquistare”.
Per il sindaco Pietro Tidei l’unica soluzione invece e’ riaprire il dialogo con l’Ater e con Arsial, per la costruzione di nuove case popolari.
Il primo cittadino tornerà quindi a scrivere ad Ater, regione Lazio ed Arsial per sollecitare l’iter per la costruzione di nuove case popolari nel territorio comunale.
Tra i primi atti sottoscritti dalla giunta, ci fu infatti la firma di un protocollo d’intenti tra Comune, Arsial e Ater per la costruzione
di quattro palazzine, all’interno di un’area di via delle Colonie, sopra il bar dei Pini che sarà destinata a parco pubblico.
“A questo punto non mi resta che spronare ancora i due Enti affinché portino a compimento questa importante opera. Non è vero però che in questi due anni il Comune sia stato inerte rispetto alla problematica dell’edilizia popolare, siamo infatti stati i primi a realizzare, sulla base del lavoro svolto dai servizi sociali, una graduatoria degli aventi diritto residenti nel comprensorio comunale che ora possono aspirare ad ottenere un alloggio popolare.
In virtù di questo atto è stato possibile anche individuare il beneficiario di un appartamento, a Via Carducci che sarà cxonsegnato a giorni alla persona prima nell graduatoria previo controllo della documentazione presentata” spiega il sindaco.