una conferenza sui risultati della prima campagna di scavoVenerdì 10 agosto alle ore 21.00, nel piazzale delle Barrozze, si terrà una conferenza dal titolo “
La villa romana sommersa di Epidauro: i risultati della prima campagna di
scavo” a cura del Museo civico e del GATC.
La conferenza fa parte del ciclo di conferenze scientifico- divulgative “Cose, Uomini, Paesaggi del Mondo Antico”, organizzate da
Flavio Enei, Archeologo, e direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica di S. Severa e
dal Gatc ( gruppo Archeologico del territorio Cerite), in collaborazione con
la Regione Lazio, LAZIOcrea, Mibact, Comune di Santa Marinella e Coopculture.
La villa è stata nominata dagli archeologi “Villa romana dei dolia” per il gran numero di dolia (grandi giare o pithoi) scoperti in uno dei magazzini durante questa prima campagna (circa 20 sono statiregistrati). Il Progetto Pilota dedicato allo scavo e alla conservazione di una parte della villa romana sommersa in Epidauro di Palaia (antico) in Grecia è frutto della collaborazione tra l’Ephorate of Underwater Antiquities (EEA- Grecia), l’Istituto Superiore
per la Conservazione ed il Restauro (ISCR- Italia) e la Scuola Archeologica Italiana ad Atene (SAIA-Italia).
registrati). Il Progetto Pilota dedicato allo scavo e alla conservazione di una parte della villa romana sommersa in Epidauro di Palaia (antico) in Grecia è frutto della collaborazione tra l’Ephorate of Underwater Antiquities (EEA- Grecia), l’Istituto Superiore
per la Conservazione ed il Restauro (ISCR- Italia) e la Scuola Archeologica Italiana ad Atene (SAIA-Italia).
Un progetto pilota, che ha preceduto i lavori ufficiali, è stato finanziato dall’ISCR e si è svolto a luglio 2017 con un seminario organizzato ad Atene ed Epidauro.
Le attività di scavo e conservazione del 2018 sono iniziate il 7 luglio e proseguono fino alla fine di luglio. La prossima campagna si terrà nel 2019.
Questa cooperazione tra ISCR, EEA e SAIA rappresenta un’eccellente opportunità per condividere le tecniche e le migliori pratiche in materia di conservazione in situ di siti archeologici sottomarinied è stata condotta nell’ambito del progetto BLUEMED, in cui ISCR e EEA sono partner.
ed è stata condotta nell’ambito del progetto BLUEMED, in cui ISCR e EEA sono partner.
Le metodologie progettate nel progetto ISCR “Restoring Underwater” iniziato nel 2001 e utilizzato nella Baia sommersa e in diversi siti sommersi in Italia sono ora adottati per la conservazione insitu di questo sito sommerso greco.
situ di questo sito sommerso greco.
I direttori di questo progetto pilota sono il dott. Panagiota Galiatsatou, archeologo subacqueo dell’Ephorate of Underwater Antiquities e l’archeologa subacquea Dr. Barbara Davidde, direttore delNucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea dell’ISCR.
Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea dell’ISCR.