Nemmeno l’eccezionale nevicata ha bloccato l’incontro decisivo tenutosi al Museo Archeologico di Salonicco (Grecia) e riguardante la grande mostra che sarà allestita a Roma nel 2018. Toccherà a Fondazione Vulci il difficile compito di curarne tutta l’organizzazione e per questo, il presidente Carmelo Messina e il direttore scientifico della Fondazione, Carlo Casi, hanno siglato l’accordo con la direttrice del Museo Archeologico della città greca, Polixeni Adam-Veleni.

L’incontro è stato preceduto da un accordo di collaborazione strategica tra il Museo Archeologico greco e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale diretta da Alfonsina Russo.

Tra i reperti che saranno esposti, oltre ad una serie di oggetti essenzialmente risalenti all’epoca di Alessandro Magno, va segnalata una raccolta di gioielli in oro di incommensurabile valore e di incredibile bellezza. A questi vanno aggiunti altri reperti provenienti dal bacino archeologico etrusco dell’Etruria meridionale.

«Per la prima volta in Italia – spiega il soprintendente Alfonsina Russo – sarà esposto un importante nucleo dei tesori della dinastia macedone affiancato dalle massime espressioni della civiltà etrusca, a partire da quelle di Vulci. Coglieremo l’occasione per mettere in evidenza le diversità ma anche le analogie esistenti tra le due lontane sponde del Mediterraneo tra il VI e il IV sec. a.C.».

Fondazione Vulci, dopo alcune breve apparizioni, esordisce definitivamente nel campo dell’organizzazione delle mostre archeologiche, con una iniziativa internazionale destinata a rafforzare il proprio ruolo nel settore della produzione culturale.

«Grazie a questo evento di carattere internazionale – commenta il presidente Carmelo Messina – Fondazione Vulci potrà fare quel salto di qualità sul piano turistico culturale, con diversa capacità di ascolto anche nei confronti degli enti erogatori dei finanziamenti ai progetti presentati».

«Intraprendere questa nuova strada, nel campo dell’organizzazione di mostre – spiega la delegata al turismo del comune di Montalto, Silvia Nardi – non è soltanto una scommessa ma è il frutto del grande lavoro fatto in sinergia tra l’amministrazione comunale, la Fondazione e la Soprintendenza. Come abbiamo già ampiamente sottolineato, lo sviluppo del parco di Vulci passerà da vari indirizzi strategici, a partire da quello storico-culturale, per finire a quello turistico. In quest’ottica, dare una connotazione internazionale alla Fondazione, anche attraverso l’organizzazione di mostre importanti come quella degli ori di Alessandro Magno, è sicuramente fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati».

 

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