Scotto (Civitavecchia 2000): ”Come incenerire un territo, No al biodigestore”
Quello che sta accadendo è lo specchio di una politica che non guarda assolutamente alle necessità del territorio che amministra.
Il “Sì”, molto malcelato, della Regione Lazio rispetto alla possibilità di impiantare un mega-biodigestore nella zona di Monna Felicia a Civitavecchia, è l’ennesimo schiaffo al già presente dissesto ambientale della zona.
Questo unico parere favorevole dato dalla giunta del presidente Zingaretti e supportato dalle logiche sbagliate del comitato dei 5 Stelle, farà da sfondo a quella che sarà una lotta legale senza precedenti.
Noi di Civitavecchia 2000 ci uniamo al sindaco Ernesto Tedesco, all’Autorità Sanitaria e alla Sovrintendenza Archeologica, per dire “No” a questo ennesimo sopruso politico che tocca l’unico bene che ancora resti tra i valori validi della nostra Regione, ossia il territorio.
Le realtà politiche italiane che si muovono senza guardare a ciò che è realmente fa da base per il futuro delle prossime generazioni, sono realtà che non corrispondono al volere dei cittadini ma che seguono logiche di una strategia invasiva e portatrice di un territorio ormai martoriato.
Speriamo che il corso legale di quello che sarà un giusto scontro, tra chi vuole il bene della propria terra e chi invece fa della politica ingiusta il proprio pane quotidiano, porti alla vittoria di chi come i cittadini e le amministrazioni di Civitavecchia che da sempre lottano per salvaguardare i propri spazi guardando unicamente al futuro di chi verrà dopo di noi.