La scuola e lo sport binomio significativo e fusione naturale del vivere sociale così è stato con il Liceo Galileo Galilei di Civitavecchia ed il Rugby Civitavecchia.
CIVITAVECCHIA – Avvicinarsi allo sport appare un modo naturale da parte di ragazzi e ragazze che frequentano le scuole e su questa direttiva che con grande sinergia il Liceo Galileo Galilei di Civitavecchia ed il Rugby Civitavecchia hanno deciso di far conoscere da vicino il mondo della palla ovale.
Al campo Moretti Della Marta due giornate, lunedì 17 e 21 Aprile, dedicate all’incontro tra scuola e mondo dello sport attraverso la conoscenza diretta dei movimenti e della partecipazione al gioco con la palla ovale.
Insieme al Direttore delle giovanili del Rugby Civitavecchia Andrea Gargiullo, Michele Nocchi, Alessandro Crinò, Lorenzo Luzietti, Paolo Marra e Leonel Moreno e gli insegnanti del Liceo Scientifico Galilei Proff.ssa Ilaria Galice, Proff.ssa Lucia Massaro, Proff. Sergio Garsia e Proff.ssa Francesca Faiazza si sono incontrati per una uscita didattica sportiva a favore degli studenti del 1CS e 2BS del Galileo Galilei.
Sono state giornate con attività motoria che sviluppa le abilità fisiche e potenzia le competenze relazionali attraverso i rudimenti del gioco del Rugby, nella convinzione che le parole chiave di questo sport, i suoi valori, i gesti, siano il segreto per crescere in maniera di avere ottime dinamiche di gruppo, imparando fin da subito cosa significa lavorare in squadra perché insieme si fa prima e meglio.
Ogni esercizio del gioco del Rugby può essere svolto singolarmente, ma diventa gioco se fatto in squadra.
Se posseggo una palla ovale ma non so a chi passarla, come faccio a divertirmi?
Il tema dell’incontro didattico si è basato sulla convinzione che lo sport del Rugby adeguatamente proposto e sorretto da un chiaro progetto pedagogico può essere un valido ed efficace strumento educativo a disposizione della scuola, delle famiglie e del territorio per promuovere nelle generazioni valori, educazione, cultura sportiva e sano stile di vita. L’idea si basa attraverso la costruzione di una rete territoriale e un lavoro in sinergia e cooperazione fra scuola e sport, responsabili della crescita dei ragazzi e ragazze, si possono raggiungere traguardi significativi e determinati per la vita dei giovani.
Al termine l’immancabile Terzo Tempo Rugbistico.