Semestrale molto positiva per i traffici del network dei porti di Roma e del Lazio. Civitavecchia +20,8%
Primo semestre 2021: prosegue il trend positivo per il network portuale laziale. A Civitavecchia torna il segno positivo in tutte le categorie merceologiche. Aumento di oltre il 20% del tonnellaggio complessivo.
Musolino: “Semestrale molto soddisfacente. La ripresa è in atto in tutti i settori, anche il dato sui container indica una importante inversione di tendenza per diventare un gateway anziché un parcheggio di scambio”.
Prosegue il trend positivo dei Porti di Roma e del Lazio, come dimostrato dai dati di traffico dei primi sei mesi del 2021, in particolare nei porti di Civitavecchia e Gaeta.
In generale, per quanto riguarda il dato complessivo del network dei tre porti laziali si evidenzia un traffico merci complessivo pari a circa 6 milioni di tonnellate con una crescita del 13,5% rispetto al primo semestre del 2020 periodo condizionato solo in parte dalla pandemia da Covid-19.
Nello specifico, tra le varie tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono il primo semestre dell’anno con un – 6,1%, mentre le merci solide con un + 23,7%.
E’ Civitavecchia, il maggior scalo del network regionale, a registrare l’aumento più significativo con un + 20,8%, seguito a poca distanza dal porto di Gaeta con un +19,6%. Il porto di Fiumicino, invece, che movimenta soltanto prodotti petroliferi raffinati destinati al vicino aeroporto, con un calo del 18,2% delle rinfuse liquide movimentate, continua il suo trend negativo legato senza dubbio al crollo dei collegamenti aerei dovuto all’emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda Civitavecchia, si evidenzia una significativa crescita con riferimento a tutte le categorie merceologiche. Le rinfuse liquide, essenzialmente prodotti raffinati, sono aumentate del 7,6% (+26.492 tonnellate) mentre quelle solide di oltre il 25% (+213.002). Tra queste ultime si segnala l’incremento del carbone (+23,1%; +150.655 tonnellate), dei prodotti metallurgici (+41,5%; +47.282), dei minerali grezzi (+211,3; +7.534), dei prodotti chimici (+112,3%; 4.550) e delle “altre rinfuse solide” (+9%; +5.731). Tra la categoria “merci in colli”, per le quali l’incremento è pari al 21,1% (+508.086 tonnellate), si evidenzia la crescita del 23,8% (+470.202 tonnellate per complessive 2.448.549 tonnellate) del traffico Ro/Ro e dell’8,9% (+37.996 tonnellate per complessive 463.930 tonnellate) delle merci in contenitori.
Con riferimento al traffico dei container, i T.E.U. registrano un -9,8% (-5.229), ma il segno negativo è dovuto essenzialmente, e con un’inversione di tendenza, ad una significativa diminuzione dei “vuoti” (-28,7%) mentre quelli “pieni” sono in fase di crescita (+0,2%; +55).
In netta ripresa anche il traffico passeggeri di linea che registra un aumento di oltre il 34% (+70.679) e un totale di 277.241 di passeggeri. Ugualmente in crescita, del 26,3% (+57.855), la categoria “automezzi” all’interno della quale si evidenzia un sostanziale incremento della sottocategoria “mezzi pesanti” (+27,8%; +26.942).
Ancora negativi, e non poteva essere altrimenti visto il perdurare dell’emergenza pandemica, i numeri riguardanti il traffico crocieristico con un totale di 75.133 crocieristi e un -56,6% (-98.023). Per questo dato si attende una inversione di tendenza nella seconda parte dell’anno, Covid permettendo.
Il presidente dell’Adsp Pino Musolino esprime soddisfazione per la sua prima semestrale che, pure essendo ancora fortemente appesantita dalla pandemia, denota già con forza un trend di forte ripresa: “Il recupero di oltre il 20% del tonnellaggio complessivo dei traffici – afferma Musolino – rispetto ai primi sei mesi del 2020 indica chiaramente come il sistema portuale del Lazio, con particolare riferimento a Civitavecchia, ma anche a Gaeta, abbia imboccato la strada della ripresa, non solo sui passeggeri, che anzi scontano ancora l’effetto Covid sulle crociere, benché il settore sia ripartito a livello globale proprio da qui, ma soprattutto per quanto riguarda le merci. Il dato sui contenitori infatti non deve ingannare e anzi lo valuto molto positivamente: a calare infatti sono soltanto i vuoti, mentre cresce il tonnellaggio dei container pieni. Questo dato, – teus + tonnellate, – vuoti + pieni, è l’evidente testimonianza di un importante cambiamento in atto: il porto di Civitavecchia sta diventando finalmente un gateway per i contenitori e non più un semplice “parcheggio di scambio” di contenitori. Segno evidente che la nostra azione comincia a dare i suoi frutti e che il mercato inizia ad accorgersi delle potenzialità e dei vantaggi competitivi del nostro scalo”.