Sforamento di pm10 al porto
La centralina presente nello scalo ha registrato valori oltre i limiti nella giornata del 9 agosto. Pincio informato dopo una settimana. Tedesco: «Anomala una comunicazione con questi tempi. Vogliamo rientrare nell’Osservatorio ambientale»
CIVITAVECCHIA – «Vogliamo rientrare nel Consorzio di gestione dell’Osservatorio Ambientale». È questa l’intenzione del sindaco Ernesto Tedesco, ribadita anche nel corso dell’ultima conferenza dei Sindaci della Asl Rm4. Una decisione ferma e convinta, proprio per tutelare al meglio l’ambiente e la salute dei cittadini. Solo qualche giorno fa, in particolare il 9 agosto scorso, la centralina di rilevamento della qualità dell’aria installata al porto ha registrato uno sforamento di Pm10: il valore delle polveri sottili è stato di 53 mg/m3, quando il limite massimo giornaliero è fissato per legge a 50 microgrammi a metrocubo. I dati della Capitaneria del mese scorso parlano di un minor numero di denunce rispetto agli scorsi anni. L’Authority e gli armatori sottolineano l’impegno in campo ambientale. Ma i valori oltre i limiti confermano che c’è ancora molto da fare. Ed il Comune che è stato informato dello sforamento da parte dell’Arpa Lazio dopo più di una settimana. «Che cosa possiamo fare dopo quasi dieci giorni? – si è chiesto il primo cittadino – anche volendo è impossibile adottare alcun tipo di provvedimento per contenere l’inquinamento. È anomala una comunicazione così tardiva. In questo modo i dati sono incontrollabili; è paradossale venirne a conoscenza dopo diversi giorni. Non possiamo che prenderne atto. E invece vogliamo e dobbiamo fare di più».
Il sindaco Tedesco, infatti, è convinto che serva un controllo diretto, un’informazione puntale e tempestività per poter agire e prendere provvedimenti idonei. Tanto da ipotizzare anche una collaborazione con il laboratorio di Oceanologia sperimentale ed ecologia marina che, insieme all’Università di Roma Tre, sta lavorando ad uno strumento per il monitoraggio della qualità dell’aria. La peculiarità di questa strumentazione è il basso costo di realizzazione e la capacità di analizzare il particolato dal punto di vista quantitativo e qualitativo col fine di discriminare il contributo delle differenti sorgenti antropiche presenti nell’area di Civitavecchia.
«E chiaramente – ha aggiunto il primo cittadino – sarà necessario anche rientrare nell’osservatorio ambientale. Non capisco la scelta della precedente amministrazione di uscire dal consorzio. È un’assurdità. Sarebbe stato più opportuno rivedere l’organizzazione, nel caso, e regolare in modo differente l’organismo mantenendo comunque un controllo diretto del monitoraggio dell’aria. Quel consorzio non è riferito solo ad Enel – ha chiarito Tedesco – ma al territorio tutto, compresi inquinamento da traffico portuale o veicolare». Tanto che il Sindaco condivide anche la recente presa di posizione del Pd, concretizzata in una mozione. «Quello dell’inquinamento, anche navale – ha concluso – è un problema che va assolutamente affrontato».