Infrastrutture. Ora l’assegnazione del patrimonio alla SGR è una bomba ad orologeria. Il fallimento risveglierà gli altri creditori.

“Basta con l’immunità ai 5 stelle. Non hanno nessun credito di ingenuità né di onestà da riscuotere.   E di fatti c’è chi non fa più sconti, come quel soggetto giuridico che ha fatto fallire Civitavecchia Infrastrutture, vale a dire la cassaforte che conteneva il patrimonio cittadino.
Il fallimento avrà conseguenze gravissime, avendo risvegliato tutte le banche e gli altri creditori.
Oltretutto non si capisce bene se l’Amministrazione  ha “voluto” questo finale per scelta politica (sarebbero bastate 30 mila euro) o si è distratta.
Sta di fatto che le conseguenze del fallimento sono incalcolabili. Tanto per cominciare, il patrimonio immobiliare del Comune non andrà più alla Società della famiglia Scaroni (ex Ad dell’Enel all’epoca del Carbone). La gara, con l’unico concorrente, fu riveduta e corretta per ben cinque volte e chiusa in tutta fretta tre natali fa.
Ma ora che i 32 milioni di patrimonio destinati alla SGR sono rimasti incastrati nel fallimento di Civitavecchia Infrastrutture e quell’assegnazione è diventata una bomba ad orologeria.
Va sospesa in autotutela. E subito. C’è un danno procurato evidente e l’amministrazione si deve tutelare dal rischio di dover pagare un pesante risarcimento.
Un rischio che non vale la candela ovvero quei 3 milioni di diritti di urbanizzazione che Cozzolino continua a tenere nelle entrate di bilancio,  che mai ha incassato e mai incasserà a questo punto ”.

Lo ha comunicato Fabio Angeloni – Pd

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