Tedesco schiva le tegole che cadono dal tetto di Palazzo del Pincio, ma la fibrillazione in maggioranza sembra solo rimandata. E i “mattoncini” del suo partito restano pronti a saltare.
Bilancio consolidato che passa con 14 voti favorevoli. Tutto va bene, madama la marchesa? Mica tanto. Il consiglio comunale ha infatti licenziato l’importante documento finanziario soltanto al terzo tentativo, e per giunta in seconda convocazione.
Non che si rischiasse la caduta della giunta: ma qualora il consolidato non fosse stato approvato entro i termini prestabiliti, vi sarebbe stata la nomina da parte della prefettura di un commissario ad acta, con conseguente rallentamento (se non paralisi) dell’azione amministrativa.
Tegola schivata, quindi, ma il tetto di Palazzo del Pincio, in senso lato, resta assai malandato, in termini di tenuta della maggioranza a sostegno di Tedesco. Tutta colpa, a ben guardare, del partito del sindaco. È dentro la Lega che si è creata la spaccatura che ha caratterizzato queste settimane di fibrillazione politica, ma la discesa dall’Aventino dei tre dissidenti (Cacciapuoti, Marino, Pepe) sarebbe secondo i bene informati un fenomeno passeggero.
Presto i mal di pancia potrebbero insomma ripresentarsi con diversa forma: i problemi politici messi sul piatto in quella occasione non sembrano infatti superati, la notte dei lunghi coltelli potrebbe ancora verificarsi e i sospetti sul prossimo bersaglio si spostano sul coordinatore Giammusso, ma anche sul capogruppo designato D’Amico.
Staremo a vedere, certo è che questo gruppo della Lega sembra fatto con i Lego. Quei famosi mattoncini colorati, noti perché si possono mettere insieme e dividere in ogni momento…