Il sindaco Sergio Caci: «Provvederemo a inviare alla Regione la quantificazione dei danni».
Il sindaco Sergio Caci scrive all’assessore regionale all’agricoltura per informarlo sulla siccità che sta mettendo a dura prova il settore agricolo. Una situazione, che allo stato attuale, sembra poter assumere tutti i canoni dell’emergenza. Nella lettera il primo cittadino spiega che «gli imprenditori agricoli lamentano che il settore è compromesso a causa delle scarse piogge. I cereali hanno anticipato di circa un mese la spigatura per l’assenza di precipitazioni e di conseguenza anticipato la maturazione, con cariossidi che restano in molti casi parzialmente piene. Stessa situazione si è verificata per le foraggiere, che hanno avuto una crescita insignificante quando non addirittura il fallimento della coltura. Alcune delle aziende zootecniche, preoccupate per la mancanza di alimenti per i loro animali, stanno addirittura falciando i cereali per recuperare almeno parte del fabbisogno, con ovvio incremento dei costi alimentari.
Per il settore ortofrutticolo (asparago, melone, carciofo, ecc.) l’assenza di precipitazioni ha aumentato i costi di produzione mentre la concentrazione di maturazione ha determinato l’attuale livello dei prezzi che, ad esempio per il melone, che non copre nemmeno i costi di produzione.
Per il nostro territorio, pesantemente danneggiato dall’alluvione del 2012, poteva essere una parziale soluzione l’attivazione della misura 5 del PSR 2014/2020, di cui oggi non abbiamo peraltro il bando né aggiornamenti sulla sua pubblicazione».
«Sollecito una concreta presa di posizione della struttura regionale – aggiunge nella missiva il sindaco Sergio Caci – sia nella sua veste politica sia in quella tecnica, con la definizione di procedure ordinarie e straordinarie, compresa la dichiarazione dello stato di crisi. Relativamente alla quantificazione dei danni, abbiamo sensibilizzato le strutture agricole locali a fornirci i dati di dettaglio che provvederemo ad inviare alla Regione non appena completi».