L’ordinanza del TAR relativa al ricorso firmato dalle associazioni ambientaliste contro la presidenza del consiglio e contro Anas in cui si chiedeva l’annullamento del provvedimento di compatibilità ambientale del tracciato verde della SS675 tratto Monteromano – SS1 Aurelia, che veniva localizzato nella Valle del Mignone, ristabilisce finalmente un principio di prevalenza della tutela dell’ambiente e del paesaggio sulla questione dell’interesse pubblico troppo spesso invocato quando si tratta di realizzare le infrastrutture. Nell’ambito della procedura di approvazione del progetto preliminare, appare ancora più evidente come il consenso al tracciato verde espresso dalla Regione Lazio a guida PD sia stato un mero parere politico che non ha voluto tenere conto delle tante criticità ambientali, come i pesanti impatti sulla Rete Natura 2000, istituita dalla UE proprio per proteggere la biodiversità, pur essendo l’ente competente per la tutela dei SIC e ZPS. Questo provvedimento, a mio parere, sancisce infine le mancanze del nostro paese nella attuazione dei principi stabiliti dalla Direttiva Habitat ed Uccelli per la cui effettiva applicazione si necessita dell’intervento della Corte UE.
Silvia Blasi