Dopo la vittoria ai mondiali di Budapest, Minisini si gode il meritato riposo (con un pensiero alle Olimpiadi).
Continua senza sosta la festa di Giorgio Minisini dopo la vittoria dell’oro ai recenti mondiali di Budapest, in cui il signore del nuoto sincronizzato ha dimostrato ancora una volta di essere un volano per lo sport italiano. La soddisfazione è stata enorme perché l’azzurro ha sconfitto la coppia russa, da sempre bestia nera per gli italiani, ed il suo mito Bill May, che praticamente l’ha iniziato al mondo del sincro. Questi sono giorni di grande felicità per Giorgio Minisini, per l’Italia del sincro, ma anche per la madre Susanna De Angelis, che è andata fino a Budapest per sostenere il figlio e vivere delle emozioni fantastiche. Ormai anche chi non ha mai visto in vita sua una gara di nuoto sincronizzato conosce Minisini, viste le sue numerose partecipazioni in trasmissioni televisive, soprattutto Rai, tra radio e tv. Tra l’altro anche Massimo Gramellini, uno degli scrittori più apprezzati dagli appassionati di letteratura contemporanea, gli ha dedicato un articolo sul Corriere della Sera. Hanno avuto anche coraggio Giorgio Minisini e lo staff azzurro a voler realizzare un balletto diverso dal solito, dedicandosi all’attualità ed a temi importanti. L’idea principale era quello di farlo sul terremoto del centro Italia, ma i movimenti del sincro non permettevano un’esecuzione che avrebbe potuto rendere ad un evento iridato, per cui si è deciso di cambiare e di parlare della situazione dei migranti che vengono in Italia dall’Africa per tentare di cambiare la loro vita, cosa che non gli è permessa nei loro paesi. Questo è un aspetto da evidenziare, anche perché ultimamente il governo ungherese ha avuto atteggiamenti anti-migranti, prendendo posizioni molto nette su questo tema. Tornando allo sport Giorgio Minisini continua il suo tour mediatico, non tanto per cercare fama, ma più che altro per valorizzare questo sport di cui si parla pochissimo e solo quando si vince ad altissimi livelli. Inoltre Minisini culla sempre la speranza di poter partecipare un giorno alle Olimpiadi. Per Tokyo 2020 non sarà possibile, visto che il Cio non ha ancora aperto agli uomini nel nuoto sincronizzato, ma l’atleta di Ladispoli vuole cercare di esserci per quelle del 2024.