“Una situazione del genere, globale e complessiva, che tocca tutti i settori che ruotano intorno alla sfera portuale, non si vedeva dai tempi di quando lo scalo civitavecchiese era definito come una “bagnarola”.
Con la gestione Di Majo si è passati dall’essere il primo scalo del mediterraneo, a diventare una “bagnarola scassata”.
L’aria, non solo per problemi ambientali, sta diventando sempre più irrespirabile a causa delle numerose vertenze che giorno dopo giorno stanno esplodendo, mettendo in risalto l’assenza di una guida autorevole a Molo Vespucci.
Si Registra infatti l’apertura di una ulteriore grave vertenza all’interno del nostro scalo Portuale con la conseguenza che a rimetterci saranno sempre i lavoratori civitavecchiesi.
Dopo Royal Bus e i gruisti di Gtc è la volta addirittura della Port Mobility che, quasi certamente, pagherà in ritardo gli stipendi a causa di inspiegabili ed ingiustificabili inadempienze dell’Autorità di Sistema Portuale.
Si tratta della ennesima dimostrazione di incapacità gestionale da parte di chi oggi guida Molo Vespucci e mi auguro davvero che, con la nascita del nuovo Governo di Centrodestra (ma a questo punto di qualunque colore politico sia, visto anche lo scaricabarile all’interno del Pd che ha tutta la responsabilità politica della nomina ), si ponga fine a questa drammatica esperienza che sta trascinando nel baratro tutta la città per invertire rotta e promuovere una nuova stagione di sviluppo e occupazione.
Infine, ma non certo per ordine di importanza, esprimo piena ed incondizionata solidarietà a tutti i lavoratori del porto e questa volta in modo particolare ai dipendenti della Port Mobility che, loro malgrado, si trovano a subire le cattive scelte di questa politica”.
Lo dichiara in una nota Emanuela Mari.