Il presidente Tempesta: “Così ci rimettiamo tutti”. E sulla sicurezza: distinguere tra le manifestazioni.
Si è conclusa con grande successo la cinquantesima edizione della Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino, la manifestazione storico-rievocativa che ha animato la città per quasi un mese con una serie di eventi in grado di attrarre migliaia di visitatori da tutta Italia e oltre: il Palio delle Contrade, il Convivium Secretum, il Corteo Storico, la rievocazione “Soriano tra storia e leggenda”, le esibizione dei gruppi storici e molto altro.
A mentre fredda, il presidente dell’Ente Sagra delle Castagne, Antonio Tempesta, sottolinea la necessità di rivedere il calendario delle feste che si svolgono nel territorio dei Monti Cimini. “Così tutti sono penalizzati – esordisce Tempesta – perché è assurdo che nello stesso fine settimana, nel raggio di pochi chilometri, ci siano quattro o cinque manifestazioni. In questo modo si finisce per sottrarsi visitatori a vicenda e con un panorama di eventi così frammentato a rimetterci è la potenzialità turistica dei nostri paesi”.
Quindi, il discorso si sposta sulla questione delle nuove e più stringenti disposizioni in materia di sicurezza per le pubbliche manifestazioni, emanate lo scorso giugno dal Ministero dell’Interno in seguito ai fatti di Torino, che hanno comportato qualche disagio. “Siamo d’accordo con queste regole disposte dalla circolare Gabrielli in materia di spettacoli e manifestazioni – continua Tempesta – ma è doveroso evidenziare che è necessaria una ragionevole distinzione per tipologie di eventi: non si può equiparare un concerto o un comizio, in cui il pubblico sta sostanzialmente fermo al suo posto, con una sagra o una manifestazione storico-rievocativa, così come è impossibile paragonare una festa di provincia con un grande evento nazionale con decine o centinaia di migliaia di persone: se l’applicazione fosse pedissequa per qualsiasi evento pubblico, per le realtà più piccole sarebbe impossibile portare avanti qualsiasi iniziativa”.