Stazione ferroviaria in porto, Maggiornaza Tedesco: “L’Adsp ha scelto l’isolamento, il territorio respinge il progetto”
Le ultime dichiarazioni di Francesco Maria di Majo ci danno purtroppo la prova di quanto manchi la volontà di integrare il porto con la città, che invece era stata a parole manifestata, anche di recente, nei tavoli tecnici congiunti. Era proprio questa una delle sedi presso le quali l’Adsp poteva chiarire ed illustrare i contenuti del progetto, mentre invece nessun accenno è stato fatto rispetto a quanto intende fare in merito alla stazione ferroviaria portuale.
È del tutto superfluo aggiungere che, per quanto di Majo o chi per lui possano affermare il contrario, una “stazione passeggeri in ambito portuale” (così definita dal comunicato stampa congiunto di presentazione dell’accordo con Rete Ferroviaria Italiana) è il proverbiale elefante nella cristalleria, laddove un confronto era stato aperto dall’Amministrazione per il coinvolgimento del trasporto pubblico locale nel navettamento dei passeggeri e crocieristi tra porto e stazione centrale.
L’Autorità di sistema portuale ha insomma concluso un accordo con Rete Ferroviaria, cioè con un vettore interessato esclusivamente a portare lontano dalla città quanti sbarcano a Civitavecchia, e che a sua volta bene farebbe a dirottare i propri investimenti nel riammodernamento della stazione centrale che, torniamo a dire, cade letteralmente a pezzi mentre turisti e pendolari devono aspettare esposti al sole e alla pioggia i treni, che poi si dirigono stracarichi verso Roma. Non occorrerà sottolineare quali siano i disagi per chi viaggia per studio o per lavoro, e quali siano invece le impressioni lasciate su chi arriva qui per piacere. In tutto ciò lo sviluppo del settore merci resta invece, a ben leggere le “repliche” di Molo Vespucci, un qualcosa di misterioso e tuttora avvolto nelle nebbie.
La verità è che ai vertici dell’Autorità di sistema portuale qualcuno pensa di poter agire in splendido isolamento, ma ha trovato l’aria cambiata. E l’unanime coro di no al progetto, giunto non solo dalle forze politiche di ogni colore ma anche dalle associazioni di categoria, sarà difficile da addomesticare.
Forza Italia, Fratelli d’Italia, La Svolta-Lista Grasso, Lega, Lista Tedesco, consiglieri del Gruppo misto