“Sebbene il congresso del PD abbia sancito una divisione all’interno del partito, possiamo comunque guardare con ottimismo al futuro.
Dalla sfida congressuale ne esce un partito dinamico, che discute, con un segretario giovane che potrebbe aprire finalmente un nuovo corso se riuscirà a dimostrare una auspicabile autonomia ed indipendenza, rispetto le dinamiche che hanno governato gli ultimi anni della nostra comunità.
In questo senso mi sono reso disponibile da subito, proponendo al partito un documento con dei punti programmatici che contribuissero a definire un percorso. Ne è scaturito un ordine del giorno che condurrà il PD verso le primarie in una coalizione di centro sinistra. Ho assistito al voto quasi unanime con soddisfazione, consapevole che non sia però sufficiente. Manca ancora molto lavoro per restituire alla città un organismo dirigente forte, preparato e pronto a governare.
Per questo metto a disposizione del Segretario un’idea che possa aiutare ad unire le fila ed al tempo stesso far crescere e rinnovare il nostro partito.
Propongo a Germano ed al partito l’istituzione di una scuola di formazione politico amministrativa nella quale il gruppo consiliare, gli ex sindaco e quanti si renderanno disponibili, possano creare un reale e fruttuoso passaggio di testimone, che porti alla formazione di amministratori giovani e preparati con una cultura non solo politica ma anche amministrativa.
Il governo 5 Stelle ha fatto comprendere quanto dannosa possa essere l’improvvisazione.
L’onestà, che comunque deve essere una irrinunciabile prerogativa, non basta. Serve preparazione, conoscenza, consapevolezza e capacità di individuare degli obiettivi per poi raggiungerli.
Abbiamo eccellenti ex amministratori, nonché padri nobili, che possono mettere a disposizione le proprie conoscenze e l’esperienza maturata nel corso degli anni, per rendere pronti al governo della città e del territorio i diversi giovani di buona volontà che partecipano alla vita del partito.
Sarebbe inoltre l’occasione per promuovere quel dialogo necessario a riavvicinare posizioni distanti, manifestate prima, durante e dopo l’ultimo congresso”.
Lo ha dichiarato Stefano Giannini, Partito Democratico.