Tutto è nato dalle dichiarazioni di uno degli organizzatori. Accuse a Palazzo del Pincio e il solito tran tran di insulti.
Una polemica dai toni accesi che si è scatenata, ancora una volta sui social network, croce e delizia della politica del 2017. Questa volta, ad essere oggetto della contesa è il mancato svolgimento dello Street Food, inizialmente programmato, per lo scorso mese di agosto a Civitavecchia. Una polemica divampata, dopo quanto affermato da uno degli organizzatori nei confronti della amministrazione comunale, rea di non aver avvertito in tempo tutta la macchina organizzativa che la manifestazione non si
sarebbe svolta per motivi di ordine pubblico. In sostanza, dopo i fatti dilivello di allerta terrorismo, questa manifestazione non si sarebbe potuto svolgere in completa sicurezza, almeno secondo l’informativa ricevuta a Palazzo del Pincio. Condizionale,ovviamente, d’obbligo perché di tutta questa polemica non c’è traccia ufficiale ne tantomeno dichiarazioni ufficiali. Ma una vicenda che è stata ripresa da buona parte della stampa locale con i commercianti coinvolti in questo annullamento che hanno lamentato importanti perdite ma anche costi sostenuti per la permanenza in città. Sei fatti fossero confermati e non abbiamo alcuna remora a farlo considerando che la denuncia è partita da una persona identificata, sarebbero gravissimi e costituirebbero l’ennesima figuraccia per Palazzo del Pincio ed in particolare per l’assessore competente. Perché in tutto questo sarebbe mancato quel pizzico di rispetto verso gli espositori ma soprattutto una ormai conclamata disorganizzazione della macchina amministrativa, con il rischio di esporre il Pincio anche ad una richiesta di risarcimento danni. E sul web, come detto, non sono mancati gli insulti tra chi ha attaccato senza mezzi termini l’amministrazione e chi, invece, la difende a spada tratta.
Ma questo non fa certo dimenticare il grigiore dell’estate civitavecchiese, senza o con Street Food.