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La particolarità del trofeo è data dai mezzi utilizzati: rigorosamente Piaggio Sì, Ciao e Super Bravo. Mezzi ormai d’epoca, messi a dura prova dal percorso, ragion per cui il gruppo (di cui fa’ parte anche un meccanico) è partito attrezzato con zaini pieni di pezzi di ricambio.
La fortunata iniziativa ha preso spunto dall’Elefantentreffen, un evento che si fa’ tra la Repubblica Ceca e la Germania, ma ovviamente è stata italianizzata e resa il perfetto connubio tra lo splendido territorio percorso ed il nostro passato, rappresentato da ciclomotori che hanno fatto la storia e che tutti ricordiamo come parte dei nostri ricordi.
Circa 600 i km percorsi, e fino a 250 per singola tappa: una enormità, se si considerano i mezzi utilizzati. E nel percorso, tante le difficoltà che hanno contribuito a rendere avvincente il trofeo, fino addirittura a giungere alla sostituzione di un motore assemblando pezzi di fortuna nel mezzo della strada.
Per la prossima edizione è già partita la sfida, che alza l’asticella ancora più in alto: progettare e costruire da zero un motore per i mezzi d’epoca.
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I partecipanti, uniti da amicizia ed amore per le due ruote, sono in costante crescita e l’appello alla popolazione del circondario è quello di aderire sempre più numerosi alla prossima edizione di questa impresa, diventata ormai nota in tutto il centro Italia.