Summer Village. Intervista esclusiva a Massimo Di Cataldo
Sabato 30 luglio, si è esibito sul palco del Summer Village 2017 Massimo Di Cataldo, uno dei cantautori più famosi della storia musicale italiana.
Dopo ben 22 anni di successi, il cantante di “Se adesso te ne vai”, “Scusa se ti chiamo amore”, “Bella come sei”, ha raggiunto il centro storico di Santa Marinella, per raccontarsi ai nostri microfoni, ripercorrendo gran parte del suo repertorio in uno strepitoso live.
Per l’esibizione sul palco di Santa Marinella, precisamente nel parcheggio “ex fungo”, Massimo Di Cataldo ha selezionato per il suo pubblico diversi brani, quelli più famosi. In particolare, il cantautore ha raccontato ai nostri microfoni, in un’intervista esclusiva, di sentirsi legato a ciascun pezzo del suo ricco repertorio, poiché ogni sua singola canzone lo rappresenta.
Per quanto riguarda invece le sue preferenze, il cantante ha svelato che sono soltanto alcune le sue preferite. Prima in assoluto, “Cosa rimane di noi”, estratto di un album del 1997. Ad accompagnare questa preferenza però, anche tanti altri brani, tra i più recenti ricorda, “Schegge di luce” e “Se adesso te ne vai”, brano conosciuto anche fuori dall’Italia.
Alla domanda, a chi dedica le sue canzoni, Massimo Di Cataldo risponde che non vi è alcun soggetto in particolare. Anzi, le parole dei suoi testi sono spesso dettate da quello che al momento attraversa la sua mente, ovvero quel qualcosa di introspettivo che non ha un volto e che allude alla vita, ai sentimenti e alle emozioni proprie del cantautore.
Il concerto live di Massimo Di Cataldo a Santa Marinella è iniziato con il nuovo singolo “Prendimi l’anima” e, in particolare, dietro le quinte, il cantante ha svelato ai nostri microfoni cosa lo avrebbe spinto a buttare giù il nuovo pezzo, uscito a maggio 2017: “Il mio nuovo singolo richiama il tema sulla difficoltà di comunicare”.
Quello della comunicazione oggi giorno è diventato un “problema” sempre più evidente. I telefonini, i computer, i social sono tutti ormai degli ostacoli per la comunicazione. Eravamo abituati a guardarci negli occhi, oggi invece spesso anche a cena con gli amici, la comunicazione si interrompe a causa di un messaggino su WhatsApp oppure un nuovo post, un video condiviso sui social network.
E “Prendimi l’anima” parla un po’ di questo. “Abbandonarsi in rete può essere possibile e, a volte, può andare bene, ma ciò che consiglio è anche spegnere il proprio dispositivo per staccarsi dalla vita virtuale. Non c’è cosa più bella che trascorrere una serata con gli amici, limitando l’uso dello strumento elettronico senza il quale, al momento, ognuno di noi si sente perso”.
-Cosa ne pensa della nuova epoca digitale, dei social e del mondo virtuale che, in gran parte oggi, hanno sostituito la comunicazione vera e propria?
“I social network sono davvero utili, sono diventati nel tempo, dei veri e propri strumenti di comunicazione, che permettono di mantenere anche contatti a distanza. Chiaramente, ciò dipende anche dall’uso quotidiano che se ne dà. Se pensiamo di sostituire un social network con la vita reale è un grande errore, poiché quelli in rete, sono semplicemente contatti e i rapporti sono ben altro e, in quanto tali, vanno nutriti diversamente”.
-Massimo qual è quindi il messaggio di “Prendimi l’anima”?
“Lasciarsi trasportare dalla vita reale, ovvero da qualcosa che non sia soltanto uno strumento che tiene sintonizzati in rete. Spegnere di tanto in tanto il cellulare o la connessione dati può essere un bene, soprattutto durante una serata a tavola con i propri amici”.
Comunicare guardandosi negli occhi, dedicare il proprio tempo alla vita vera e propria e alle conoscenze reali, è questo il consiglio di Massimo Di Cataldo e il messaggio, rilasciato ai microfoni del Summer Village 2017 in un’intervista esclusiva a Santa Marinella.