Tamponi prima dell’imbarco in Sardegna: il sindaco di Civitavecchia scrive a De Micheli e Speranza
Tedesco si rivolge ai ministri, al presidente della Regione Lazio e alle autorità competenti per chiedere che vengano predisposte iniziative preventive in fase di partenza verso il porto cittadino.
Il sindaco Ernesto Tedesco ha scritto ai ministri dei Trasporti e della Salute, Paola De Micheli e Roberto Speranza, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alle autorità competenti per affrontare il problema riguardante i rientri dalla Sardegna dei passeggeri che sbarcano al porto di Civitavecchia. E questo alla luce dell’incremento dei casi di contagio da coronavirus registrato nell’ultimo periodo.
“La nostra città ospita, come approdo, l’arrivo giornaliero di numerosi traghetti provenienti dalla Sardegna oltre ad altri collegamenti – scrive il primo cittadino – negli ultimi giorni si è verificato un aumento esponenziale dei casi positivi di importazione, oggi in particolare proprio dalla Sardegna e per questo sono a chiedervi di prestare la consueta attenzione alla situazione nel nostro porto e di predisporre tutte le opportune iniziative affinché sia garantita una corretta prevenzione già in fase di partenza verso la nostra città e i necessari controlli. Ritengo possiate comprendere la mia viva preoccupazione e quella della cittadinanza tutta per il potenziale diffondersi del virus proprio attraverso l’arrivo di un consistente numero di passeggeri che inevitabilmente attraversano il tessuto urbano di Civitavecchia. Questa Amministrazione – scrive ancora il sindaco Tedesco – si rende disponibile ad ogni tipo di iniziativa che si riterrà utile al fine di evitare ogni possibile rischio sanitario”. Dunque tamponi all’imbarco già in Sardegna: questa la richiesta che arriva dal Sindaco, per scongiurare il rischio che il virus possa poi diffondersi in porto e in città. Un’iniziativa a tutela dei proprio cittadini. Ogni giorno sbarcano dai traghetti circa 1000-1500 persone provenienti dall’isola; molti raggiungono la stazione ferroviaria per tornare in treno a casa, altri si fermano in città. La preoccupazione, alla luce dell’evolversi della situazione, cresce. Ecco perché, per il primo cittadino, occorre intervenire in maniera preventiva.
Civonline