Da giorni in sciopero della fame, per riavere un lavoro e con esso la dignità. Ernesto Tarallo, tra i licenziati di Tirreno Power,
continua la sua lotta e per fortuna, come fa sapere attraverso i social network, non è “solissimo”.
Come si legge da un aggiornamento recente dal suo profilo Facebook, “ Giorno 15 di sciopero della fame e presidio sotto la
sede dell’Enel. Il cielo sembra sereno anche se e ancora buio. Tra un po’ sarò di nuovo felice perché dopo due giorni torneranno i
miei colleghi dell’Enel. Sembrerebbe che i miei tre colleghi venerdì scorso abbiano ricevuto la somma di 55.000 € per l’accettazione del licenziamento. Il sindacato ha quindi raggiunto il suo scopo: il consolidamento dei primi licenziamenti del settore elettrico, d’accordo con Confindustria. Sono rimasti fuori solo due pazzi, non collegati neanche tra di loro, che proprio non riescono a capire perché siano stati licenziati, nonostante si siano sempre comportati bene, e la loro centrale continui a guadagnare milioni su milioni di €. Grazie all’insulina la glicemia continua a scendere”. L’uomo dorme infatti in auto per portare avanti la sua protesta, nonostante una situazione clinica non facile.