Tarquinia. Proposta di regolamento per l’uso della Sala Consiliare: altra vittoria del M5s
“Quello che avevamo chiesto al Consiglio Comunale di Tarquinia e alla maggioranza era di dimostrare discontinuità col vecchio regime piddino, che nove anni fa aveva mortificato la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica di Tarquinia, precludendo loro l’uso politico della Sala Consiliare, luogo simbolico per la loro autoconvocazione. Fu un atto in contrasto palese con lo Statuto Comunale, che invece incentiva l’uso democratico e partecipato di uno dei beni comuni più importanti della nostra città. La vecchia delibera 473/2008 dell’Amministrazione Mazzola, precludeva l’uso della Sala Consiliare alle manifestazioni e alle assemblee organizzate senza il patrocinio del Comune di Tarquinia.
Il Movimento 5 stelle di Tarquinia ha rimesso al centro la democrazia e denunciato lo scandalo di quella delibera, dunque primo obiettivo raggiunto.
Ora serve rendere il regolamento – che verrà discusso in Consiglio – coerente con lo Statuto, perché non lo è. Vogliamo però essere partecipativi e costruttivi nel fissare regole di convivenza democratica e per questo abbiamo predisposto un emendamento, perché nel regolamento da votare non c’è spazio per la partecipazione democratica dei cittadini, che semplicemente non è prevista. Il nostro emendamento darà alla maggioranza la possibilità di recuperare l’errore fatto a non approvare la mozione del Movimento 5 Stelle presentata il 13 luglio. Con tutta la buona volontà, però, non possiamo non sottolineare che con il regolamento proposto viene meno quel barlume di partecipazione che la maggioranza stessa aveva voluto inserire come motivazione della bocciatura, rimandando la questione in commissione; fermo restando che il regolamento per l’uso della Sala Consiliare è competenza della Giunta e non delle commissioni, non ci saremmo certo sottratti ad una serena discussione. E analogamente non possiamo non sottolineare che nei documenti che saranno portati a votazione mancano alcune parole chiave, che non vengono mai, ma proprio mai citate: partecipazione democratica e Statuto, proprio come nella delibera del 2008 dell’amministrazione precedente, che vogliamo censurare per restituire la Sala Consiliare ai cittadini”.
Lo ha reso noto Ernesto Cesarini, Consigliere Comunale M5S Tarquinia