Comune alla continua ricerca di soldi da spiumare a cittadini e imprese.
Chi l’ha detto che questa è un’amministrazione comunale immobile e passiva? È attiva invece, e quasi “cattiva” nell’individuare possibili fonti di guadagno per le casse comunali. Peccato però che guardi verso il basso, cioè gli amministrati, e non verso l’alto, dove invece bussa col cappello in mano per chiedere le briciole a quelli che con espressione che pare francamente abusata vengono definiti poteri forti.
Ecco così che tra le non innumerevoli iniziative del Comune, è spuntata in settimana la “app” per la tassa di soggiorno. E già, perché il Pincio in qualche misura si interessa delle attività esistenti, o forse sarebbe meglio dire resistenti visto il gran numero di fallimenti e serrande abbassate coi cartelli “affittasi” e “vendesi”. Se ne interessa nella misura in cui può chiedere soldi, non però per cercare di sostenerli.
Così come per i rifiuti, d’altronde: la tassa è al massimo, il servizio ai minimi e le partecipate come noto rischiano pure di andare a sbattere contro un muro. Eppure il Movimento 5 stelle si vantava sul suo blog nazionale, guarda caso poche ore prima del voto del 4 marzo, che a Civitavecchia aveva “abbassato le tasse”, di otto euro e mezzo a famiglia all’anno, cioè qualche centesimo a persona al mese. Ma toccherà fare attenzione a tutta questa creatività al potere, c’è il rischio che sui rifiuti che i civitavecchiesi conferiscono nei cassonetti venga messa anche l’occupazione di suolo pubblico, visto che spesso e volentieri giacciono per giorni senza che nessuno li raccolga.
Poi dice che vogliono dare il reddito di cittadinanza… Non sarebbe meglio una consulenza psicoanalitica?