Tempio crematorio, in arrivo salme dal nord Italia. Il Sindaco: “Irricevibile la richiesta della società”
La società Tempio Crematorio Civitavecchia ha fatto pervenire alla Prefettura una nota in cui, in considerazione della situazione che si sta creando in Lombardia e connessa all’alto numero di decessi da coronavirus, ha chiesto di far funzionare l’impianto di via Braccianese Claudia “per l’intero arco della giornata, anche senza interruzione, sette giorni su sette se necessario in deroga ad eventuali prescrizioni, limiti orari e di giorni di funzionamento annui”, ed altre misure “che consentano di garantire la continuità del servizio e tempi di cremazione il più ridotti possibile”.
Sentita la Task force comunale formata da Assessori e Consiglieri, il Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco ha condiviso un a lettera da inviare alla stessa Prefettura di Roma. Nella missiva, si ricorda che Civitavecchia è indicato come il Comune con la più alta incidenza di contagi al Covid-19 nel Lazio e si fa riferimento alle misure straordinarie poste in essere presso le strutture sanitarie, oltre che alla presenza dio navi da crociera con persone contagiate a bordo. Si citano inoltre studi secondo i quali il coronavirus colpisce più duramente i territori dove la qualità dell’aria è scadente. Anche per la presenza di numerosi insediamenti industriali, “alla luce di quanto esposto, visto il continuo aumento del numero delle persone positive al Covid-19, questa Amministrazione ritiene irricevibile la richiesta così come avanzata”. Di qui la richiesta alla Prefettura che “ogni eventuale iniziativa sia sottoposta alla preventiva attenzione di questa Amministrazione, anche in considerazione del fatto che tra l’altro è pendente con la richiedente un contenzioso”.