Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di istanza cautelare presentata dalla Tempio Crematorio Civitavecchia per la riforma della sentenza del Tar del Lazio che aveva già bocciato il ricorso sul numero massimo di cremazioni annue, fissate a 2080. Giovedì scorso, infatti, si è svolta l’udienza con l’ordinanza cautelare a firma del presidente Luigi Maruotti depositata ieri. Di fatto il Consiglio di Stato conferma anche in sede cautelare quanto già sancito dal Tar del Lazio con la sentenza di luglio; non sarebbero quindi stati addotti validi motivi per il superamento del limite legato al numero di cremazioni che la stessa società ha individuato nel suo piano economico finanziario. «Di particolare rilievo – ha commentato l’assessore all’Ambiente Manuel Magliani – la mancata fissazione dell’udienza di merito; visto quanto espresso nel provvedimento o appare inverosimile uno stravolgimento di quanto fin qui statuito. Appare quindi corretto il comportamento dell’amministrazione che ha sempre agito nella direzione di tutelare la salute dei cittadini».
Civonline