Termovalorizzatore, domani mattina si riunisce il consiglio a Civitavecchia
CIVITAVECCHIA – Una discussione in due step, la prima a Civitavecchia, la seconda nel pomeriggio a Tarquinia con un consiglio congiunto. Si parlerà di termovalorizzatore domani, alla luce della procedura di valutazione di impatto ambientale per il progetto “Impianto di recupero energetico di Tarquinia, in provincia di Viterbo, località Pian d’Organo, Pian dei Cipressi”, proponente A2A Ambiente Spa. Il consiglio comunale di Civitavecchia si riunirà domani mattina alle 9.30. Oltre a sindaco Tedesco, consiglieri ed assessori, il presidente della massima assise Emanuela Mari ha invitato anche i primi cittadini dei comuni di Allumiere e Tolfa, Antonio Pasquini e Luigi Landi, ed il direttore generale della Asl Rm4 Giuseppe Quintavalle.
“Un consiglio – hanno spiegato a margine della conferenza dei capigruppo di martedì – per approfondire la notizia del progetto per realizzare un impianto per rifiuti nel Comune di Tarquinia, proprio al confine col territorio di Civitavecchia. Unanime è stato il secco no delle forze politiche rappresentate nel Consiglio comunale ad ogni ipotesi di termovalorizzazione o incenerimento di rifiuti in città e nel comprensorio”. Il consiglio di domani mattina avrà nella seduta del Consiglio comunale di Tarquinia (in programma nel pomeriggio) il suo proseguimento ideale. Dalle varie parti è giunta anche la proposta di programmare iniziative comuni a tutte le amministrazioni locali che sarebbero interessate dal progetto.
Intanto il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle ha proposto delle prime osservazioni all’amministrazione e alla conferenza dei capigruppo “per integrarle – spiegano – nell’atto di consiglio comunale che approveremo domani, ci auguriamo in maniera condivisa con tutte le forze politiche. A nostro avviso a questo atto politico, scritto in poche ore, in cui si esprime l’assoluta contrarietà a qualsiasi combustione di rifiuti dovrà seguire una successiva approvazione sempre in consiglio comunale, anche stavolta congiunto con il comprensorio, di un atto formale di osservazioni a sostegno della contrarietà da trasmettere ufficialmente alla Regione nell’ambito del procedimento”. In sostanza il M5S ribadisce le criticità di un territorio già compromesso, dal punto di vista ambientale, per la presenza di centrali e per il forte impatto dei traffici portuali. Ricorda che il piano regionale dei rifiuti non prevede la costruzione di ulteriori impianti di incenerimento. Inoltre sottolinea alcuni studi sugli impatti sanitari, ambientali ed economici dell’inquinamento atmosferico, come quello dell’Agenzia europea per l’ambiente, Greenpeace, Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 4 ed Arpa Lazio, i dati riportati nel nuovo portale “Stato di salute della popolazione residente nella regione Lazio”. E ancora la mozione urgente del consiglio comunale di Civitavecchia del 2015 per il divieto assoluto di combustione, di produzione, di acquisto e di vendita di combustibili solidi secondari e di combustibili derivati da rifiuti comunque denominati e la strada intrapresa dal Comune per una raccolta differenziata porta a porta, in modo da diminuire anche il carico di rifiuti da conferire in discarica. Il M5S, attraverso il consigliere comunale Enzo D’Antò, ha lanciato una petizione online per dire “No al termovalorizzatore di Tarquinia”.