CIVITAVECCHIA – Diciamoci la verità: la crisi di questa classe politica che negli ultimi 10 anni non solo non ha saputo disegnare un futuro di sviluppo sostenibile per questo territorio, ma si è di fatto dimostrata inconcludente sul piano economico, turistico, sociale e del decoro urbano esigeva un tentativo serio di dare incisività all’azione di governo, investendo su un programma completo e moderno guidato da una personalità di alte e comprovate capacità professionali e manageriali .
Incombe, infatti, sul futuro socio economico di Civitavecchia la tempesta perfetta del Dopo Carbone che minaccia di lasciare a terra 1000 posti di lavoro.
Segnalavo questo pericolo a dicembre 2017 (Conferenza stampa, Hotel San Giorgio) proponendo alla discussione politica progetti e alternative, ma allora – come oggi – quella Amministrazione si è voltata dall’altra parte, in tutt’altre faccenduole affaccendata.
Disabituata a discutere, la città ha perso qualsiasi punto di riferimento politico, tanto che, nelle ultime elezioni, almeno 2000 persone hanno letteralmente buttato nel cestino le schede delle Europee.
Sono infatti altrettante le schede bianche e nulle di chi ha dimenticato – o non sa – che è dall’Europa che passano i 260 milioni di PNNR del Comune, i 160 per il porto ed anche una grandissima parte dei finanziamenti cosiddetti regionali.
I candidati sindaco (chi più chi meno) ringraziano questi disertori dell’Europa ed incassano, senza proferire parola dai loro “tifosi” 1300 voti in più delle loro liste (alle Comunali le schede bianche e nulle sono state meno di 600).
La storia degli ultimi cinque anni ci regala, del resto, sette giunte di Centro Destra, decisamente troppe per governare con continuità progettuale, ma abbastanza per dimostrare una straordinaria corsa alla poltrona, con istinto del tutto personalistico.
Il compito di tentare di fuggire dalla crisi economica del Dopo Carbone, trasformandola in una opportunità di sviluppo spetta ancora una volta alla politica. Ma questa politica deve battere anzitutto la sua crisi.
Il prossimo ballottaggio, in questo senso, sembra un po’ l’ultimo treno e vorrei che gli ultimi cinque anni di “vuoto cosmico” , in cui tanti personaggi e personaggetti di destra hanno continuato a fluttuare sospesi tra una giunta e l’altra restassero impressi nella mente dell’elettore.
Per questo invito a votare per Marco Piendibene augurandogli di trovare le energie, la passione e la determinazione necessarie a guidare questa città, ma anche la solidarietà ed il dialogo tra le varie forze politiche (opposizioni comprese) necessari domani affinché Civitavecchia trovi la giusta strada in quello che si prospetta uno dei momenti più difficili della sia storia.

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