“Finora ha garantito investimenti, mezzi e salari a fronte di una tariffa che non copriva i costi”.

“Royal Bus va tutelata non solo per quello che rappresenta ovvero una realtà storica del lavoro di questa città sempre a fianco del sociale e dello sport, ma anche e soprattutto per il ruolo che ha svolto in questi ultimi anni all’interno del porto, garantendo la mobilità dei croceristi.

Finora è stata Royal Bus infatti a svolgere un servizio a tariffe che non coprivano i costi, assumendosi il rischio d’impresa, affrontando da sola gli investimenti per l’acquisizione dei nuovi mezzi e la manutenzione di tutti i bus, riuscendo a garantire i salari.
Oltretutto nella vicenda nella quale è divenuta involontaria protagonista non può essere attaccata da Port Mobility che è,  e resta,  una mera concessionaria dell’Autorità portale e  una concessionaria non può comportarsi come una concorrente, per giunta sleale,  ma deve rimanere al di sopra delle parti.

E trovo giusto che sia proprio l’Autority ad intervenire  quanto prima per rimettere ordine nel settore ed in favore di Royal Bus”. Così in una nota Pietro Tidei.

 

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