CIVITAVECCHIA – “L’accelerazione del programma per l’uscita dal carbone nella centrale di Torrevaldaliga Nord non va intesa come una condivisione di un progetto finalizzato alla tutela della salute pubblica, bensì come una misura di valutazione sull’economia dello stabilimento.In considerazione dei progressivi cali del quantitativo di scarico del combustibile fossile, si mettono a rischio circa 97 posti di lavoro per i dipendenti Enel”. Lo conferma il candidato sindaco del centrosinistra Carlo Tarantino.
“Ci aspettiamo a breve drastiche riduzioni anche nell’indotto. È necessaria per questo – ha agigunto – la più stretta collaborazione tra Pubblica Amministrazione e le rappresentanze dei lavoratori, quali Cgil, Cisl, Uil, Filctem, Flaei e Uiltec, nell’obiettivo comune di coinvolgere l’Enel in un percorso condiviso che preveda: l’implementazione delle fonti di energie rinnovabili e l’abbattimento delle fonti inquinanti. Investimenti alternativi per il mantenimento e l’incremento occupazionale e la gestione del rapporto fra Ente e Pubblica Amministrazione, finalizzata a compensazioni con ricadute di pubblica utilità. Ultima ma non per importanza, la collaborazione dell’Ente nel campo della prevenzione e diagnosi precoce a tutelare la salute pubblica”.
Fonte Civonline