“Tra terra e mare”, al via a Tarquinia il 7 luglio il ciclo di conferenze della STAS dedicate all’archeologia subacquea
Le ricerche archeologiche e le ricognizioni subacquee: dai fondali della costa tirrenica e del mar Mediterraneo a quelli dei laghi e dei fiumi italiani. È questo il filo conduttore della nuova edizione del ciclo delle conferenze serali a ingresso libero dedicate all’archeologia subacquea dal titolo “Tra terra e marre”, promosso dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il sostegno del Ministero della Cultura (MIC) e in collaborazione con l’Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”. La manifestazione, che avrà inizio il 7 luglio, non si svolgerà più alla lizza di torre Dante, chiusa per alcuni lavori in corso, ma nel parco Palombini, a campo Cialdi, con entrata su via della Ripa, al civico 25.
“Il ciclo di incontri si propone di evidenziare come l’archeologia subacquea si leghi a diversi contesti, quindi non solo il mare ma anche fiumi e laghi – afferma la presidente della STAS Alessandra Sileoni -. Grazie alla disponibilità della famiglia Palombini, quest’anno le conferenze saranno ospitate in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico di Tarquinia, custode dei resti dell’antico terziere del Poggio (Podium). Uno spazio sospeso tra passato e presente dove, all’alta torre medievale di avvistamento (XI sec.) che lo sovrasta, fanno da cornice opere d’arte contemporanea quali il Cosmo-Now (1992) di Sebastian Matta, che svetta sul ciglio della collina prospiciente la valle del fiume Marta”.
Ad aprire gli incontri, il 7 luglio, alle 21,30, un relatore il cui cognome in Italia e all’estero è sinonimo di ricerca subacquea: Luca Mocchegiani Carpano farà un quadro degli esiti delle ricerche condotte sul porto fluviale sul Tevere a Monte Testaccio a Roma, a partire dall’impegno di suo padre Claudio. Giovanna Bucci, della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo, esporrà, il 14 luglio, alle 21,30, elementi di tecnica costruttiva e di navigazione antica, partendo dalle fonti iconografiche. Il 21 luglio, alle 21,30, Sergio Anelli, subacqueo professionista che collabora da anni nell’organizzazione delle conferenze in qualità di socio della STAS e dell’Associazione archeologica Centumcellae di Civitavecchia, farà un quadro delle emergenze archeologiche presenti sulla costa, tra Santa Severa e la località di Pian di Spille (Tarquinia), con specifico riferimento alle peschiere e agli approdi. A lui si affiancherà Marco Marcelli, direttore dell’Istituto di Oceanologia dell’Università degli Studi della Tuscia, che definirà i progetti in corso sul litorale di Civitavecchia.
Due gli interventi che riguarderanno l’età protostorica: Barbara Barbaro, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, illustrerà, il 26 luglio, alle 21,30, gli esiti delle recenti campagne di scavo nel villaggio palafitticolo del Gran Carro sul lago di Bolsena; mentre Anna Depalmas, docente all’Università di Sassari, il 28 luglio, alle 21,30, parlerà dei contatti e dei commerci da e verso la Sardegna. A chiudere, il Corpo delle Capitanerie di Porto, il 4 agosto, alle 21,30, tratterà della normativa dei rinvenimenti in mare e dell’attività di supporto della Guarda costiera alla Soprintendenza, nell’ambito della ricerca subacquea, portando vari esempi lungo la costa tirrenica e nel Mediterraneo.
In caso di maltempo, le conferenze si terranno a palazzo dei Priori, nella sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto. Saranno rispettate le regole in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19.